MILANO – Vertice in Regione, a quanto pare risolutivo, per le sorti della “derelitta” Strada Provinciale 65 – interrotta dal 13 dicembre scorso tra il bivio del Cainallo e l’abitato di Parlasco a seguito di una frana.

Sono saltati fuori attraverso economie realizzate su interventi stradali simili i famosi 130mila euro mancanti.

La riunione decisiva è avvenuta oggi a Milano alla presenza di tecnici, dell’assessore Terzi e dei consiglieri regionali lecchesi (Piazza, Straniero e Nogara).

“Regione Lombardia ha dato la propria disponibilità ad intervenire finanziariamente destinando i fondi necessari per riaprire la strada” ad affermarlo è il consigliere Piazza.

Inoltre, su sollecitazione del consigliere Nogara, l’ente provincia ha convenuto la necessità di eseguire un monitoraggio sull’intero tratto viario.

“Sono soddisfatto dell’esito positivo dell’incontro che si è svolto oggi a Palazzo Pirelli. Si tratta di un risultato importante, ottenuto grazie alla sinergia dei consiglieri regionali del nostro territorio” ha commentato il consigliere Straniero.

“Ringrazio Regione Lombardia che ci ha accolto per discutere di questa emergenza territoriale. La provincia di Lecco sin da subito si è attivata per redigere il progetto esecutivo per la messa in sicurezza e la riapertura di questo importante collegamento. Ritengo che oggi si sia assistito ad un importante segnale, dove i rappresentanti territoriali, insieme, hanno creato le condizioni per riaprire quanto prima la SP 65 in località Perledo. Una volta risolta la contingenza, abbiamo ravvisato la necessità di iniziare un monitoraggio dell’intera tratta a seguito del quale predisporre un programma pluriennale di intervento per la completa messa in sicurezza. Ringrazio i Sindaci e i Consiglieri regionali che, indipendentemente dai colori politici hanno fatto squadra per dare una pronta risposta al territorio. Oggi abbiamo fatto un importante risultato” così il consigliere delegato alla viabilità provinciale Galbusera.

Esprimono soddisfazione infine i sindaci dei Comuni coinvolti per la disponibilità che “ancora una volta Regione Lombardia ha dimostrato”.

 

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