MILANO – La crisi economica, accompagnata dal totale rinnovamento del mercato del lavoro, con nuove professioni e nuove tipologie, ha messo in ginocchio soprattutto il settore occupazionale, portando la disoccupazione a tassi da brivido. Gli analisti hanno sempre dichiarato, con grande fiducia nel futuro e armati di strumenti professionali, che la crisi sarebbe finita e si sarebbe tornati a lavorare.

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Non volendo peccare di eccessiva fiducia però ultimamente, anche a causa dello persistere degli alti livelli di disoccupazione, si sono tenuti piuttosto stretti sui tempi di ripresa, anche considerando che le mutate condizioni lavorative hanno richiesto il riadattamento alle nuove professioni da parte della forza lavoro.

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Però sembra che finalmente la stretta si stia allentando, visto che comincia a diminuire il tasso di disoccupazione, almeno in Lombardia, da sempre considerata la Regione-motore del lavoro in Italia. Infatti, volendo leggere i risultati dello studio di Confindustria Lombardia, finalmente, dopo ben sette anni, il tasso di disoccupazione sembra aver definitivamente invertito la tendenza negativa, con un dato sull’occupazione che registra, per il 2015, un aumento di circa 130000 unità rispetto all’anno precedente e una diminuzione notevole delle domande di messa in Cassa Integrazione. Bisogna tornare a lavorare affinché i dati positivi confermino la fiducia, sostiene Alberto Ribolla presidente di Confindustria Lombardia, ridurre le assenze e spingere all’occupazione i NEET e le donne, cioè la fetta più cospicua dei senza stipendio.

Le possibilità di lavorare in Lombardia ci sono e continuano a crescere. Ma troppo spesso, un po’ per lo scoramento, un po’ perché manca una informazione corretta, le persone che cercano di mettersi in attività non riescono a collegarsi con le aziende che cercano personale. Occorre allora andare sul web e consultare i portali, come Jobrapido, che è pieno di offerte di lavoro a Milano e dintorni, in modo da poter trovare e selezionare i colloqui da fare con una delle tante aziende che sono presenti sulle sue pagine. Registrandosi al portale, tra l’altro, si viene inseriti in una mailing-list che tiene quotidianamente a corrente gli iscritti delle nuove offerte di lavoro che si vanno presentando.

Intanto però proprio a livello giovanile la disoccupazione continua a rimanere su dei livelli che destano seriamente preoccupazione. A Milano in particolare e comunque in tutta la Lombardia i giovani che rimangono a casa superano quota 170000 di cui una larga fetta fuori anche da eventuali impegni scolastici, visto che appena il 18% risulta impegnato in percorsi formativi o di apprendistato gratuito.

Crescono intanto le professioni legate al digitale con una domanda che supera del 13% quella richiesta dal mercato appena l’anno precedente. Un settore in crescita che pretende professionisti, con diverse qualifiche per i vari settori, anche se comunque confinanti. Bene certamente la domanda che proviene dal settore delle telecomunicazioni, come altrettanto interessanti sono le professioni legate alle Tecnologie della Informazione e Telecomunicazione, ma le competenze digitali risultano vincenti ovunque e la propensione ad acquisirle, da parte di chi cerca di impiegarsi, deve essere prioritaria.