LECCO – Alla Giornata mondiale del Rondone hanno aderito una trentina di persone, ritrovandosi a Pescarenico, venerdì 7 giugno alle 18, per una “passeggiata con il naso all’insù” verso il centro storico di Lecco. Tutti disponibili a posticipare l’orario della propria cena, per soddisfare il desiderio di conoscere questi straordinari uccelli che abitano i cieli della città fra maggio e luglio.

In attesa dei voli e delle grida dei rondoni che si concentrano intorno alle 20 delle sere di giugno, il gruppo ha avuto occasione di incontrare altri uccelli coloniali che possono essere facilmente confusi con i rondoni: i balestrucci e le rondini.

La colonia dei balestrucci di via dell’Isola ha dato spettacolo, quando una cornacchia grigia ha tentato la predazione di un pulcino, creando un gran trambusto fra i genitori che si sono allora involati in massa per difendere la colonia. Ma anche le rondini dei vicoli di Pescarenico si sono lasciate mirare sui fili e in eleganti voli sullo sfondo del Resegone.

A chiudere la partecipata iniziativa, gli acrobatici voli dei rondoni comuni della colonia di Corso Martiri e poi del centro storico. È allora che gli esperti del Cros Varenna hanno dato fondo a tutte le loro conoscenze per affascinare i partecipanti sulle straordinarie abitudini di questi uccelli fedeli al luogo di riproduzione. Basti dire che vivono in aria per 12 mesi all’anno, dormono in volo e percorrono quasi 20.000 chilometri all’anno, durante i viaggi di migrazione fra l’Europa e l’Africa e nell’assidua ricerca del plancton aereo di cui si nutrono, eliminando anche mosche e zanzare.

Ma non ci sarebbe la ricorrenza della giornata mondiale dei rondoni, se non ci fosse la necessità di ricordare come siano in netto declino in tutto il mondo, e in Italia soprattutto in Lombardia. Conservare le cavità dove nidificano è allora una necessità ed è anche lo scopo della ricerca che i volontari del Cros insieme a quelli di Lipu, Legambiente Lecco, WWF Lecco e Associazione di Monte di Brianza stanno portando avanti a partire dal 2023.

Anche di questo si è parlato e forse nuovi volontari hanno deciso di spendere il proprio tempo libero per la salvaguardia di questi straordinari volatori.