franco patrignani assessore urbanisticaMANDELLO DEL LARIO – Gli attivisti 5 stelle di Mandello chiedono le dimissioni dell’assessore all’urbanistica del Comune di Mandello Franco Patrignani coinvolto in un caso di abuso edilizio. Non risparmiano stilettate anche verso il sindaco, colpevole di aver minimizzato la questione, e allargano la loro preoccupazione anche verso la presidente della locale Canottieri, coinvolta a sua volta in un abuso non sanato e da poco responsabile della gestione del Lido pubblico.

Il nuovo che avanza ….. Dimissioni!! Riteniamo non esista un’altra possibilità in raffronto a quanto appreso e accaduto nella serata di ieri all’interno della giunta dell’amministrazione di Mandello del Lario alla luce della notizia, apparsa sui mezzi d’informazione on line, circa la contestazione del reato penale di abuso edilizio, presente nell’albo pretorio del Comune, consegnato dalle forze dell’ordine all’assessore all’Urbanistica e Viabilità Franco Patrignani.

Oltre alla gravità del reato che sussiste, aggravato dal ruolo e l’ambito che l’assessore ricopre, rimaniamo sconcertati e basiti dalle dichiarazioni del sindaco che definisce un reato penale, per il quale è prevista anche una reclusione, una semplice anomalia burocratica. Questo atteggiamento da Don Chisciotte verso il fido Sancio Panza ci preoccupa visto l’esistenza nel paese di altre situazioni sentenziate che attendono provvedimenti definitivi di cui il rispetto delle sentenze, da parte dell’amministrazione, sarebbe a carico dell’assessore.

Ribadiamo che le dimissioni e l’abbandono di qualsiasi carica istituzionale e di pubblico servizio siano il necessario da fare in tale circostanza, allorché in mancanza di tale decisione aleggiano su Mandello fantasmi del passato e catene del presente da coloro che dovevano essere il nuovo che avanza!!

Per concludere apprendiamo inoltre dalla lettura dell’albo pretorio pure l’esistenza della contestazione di un abuso edilizio, con rapporto della Polizia locale, con verbale del 22 giugno 2016 indirizzato al presidente della Canottieri Moto Guzzi, firmataria della convenzione per la gestione del Lido comunale. Anche in questo caso viene contestato il reato relativo all’ Art. 181 c. 1 D.lgs 42/2004 esecuzione di opere in difformità da autorizzazione su area soggetta a tutela paesaggistica di cui all’art. 136 del D.lgs 42/04, ex L. 1497/39 apposto con D.M. 15.04.1958 – G.U. n. 110/58 e di cui all’art. 142 lett. . Anche per questo caso si sarebbero dovute chiedere le dimissioni da parte del Presidente e lo stralcio della convenzione.

” Il lupo in vesti di agnello è meno pericoloso che l’agnello in qualunque altra veste che lo faccia apparire qualcosa di più d’un agnello” Johann Wolfgang Goethe.

Maurizio Scola
Flavio Angeli
Aldo Gallo
Giuseppe Iovino
Attivisti Movimento 5 stelle