MANDELLO DEL LARIO – Sabato mattina è morto un altro sub che si è immerso nel lago al Moregallo. Si tratta di Fabio Mancini, un ingegnere di 62 anni di Cusago, che muore dopo Elvira Mangini, deceduta domenica scorsa per lo stesso motivo.
Fabio era un sommozzatore esperto, pluribrevettato, molto attento all’attrezzatura, che conosceva bene la zona perché lì aveva effettuato decine di immersioni. Sabato si stava immergendo alle Macchine, il cimitero sommerso di rottami, quando a decine di metri di profondità si è sentito male e ha dovuto pallonare. Quando è tornato a galla era già privo di sensi: i compagni lo hanno trascinato a riva e hanno chiamato i soccorritori. I sanitari Areu con i volontari della Croce rossa di Valmadrera lo hanno rianimato a lungo, quindi lo hanno trasferito d’urgenza in ambulanza all’Alessandro Manzoni di Lecco, dove però è morto poco dopo il ricovero.
Esattamente come Elvira Mangini, l’ex veterinaria milanese 65enne morta domenica scorsa dopo essersi immersa nella medesima zona. In settimana sempre lì ha rischiato di annegare pure un’altra subacquea, una 66enne che fortunatamente si è salvata. E sempre al Moregallo, a gennaio 2023, era morto Claudio Muratori, sub di 58enne di Cambiago. Mentre a novembre 2022 Marco Bordoni di Cinisello è spirato il giorno del suo 54esimo compleanno e solo qualche settimana prima è toccato al 41enne di Tavernerio Fabio Livio.
In un anno e mezzo sono quindi morti cinque sommozzatori nella stessa zona. Per evitare altre tragedie, alcuni sub propongono di installare a riva dei cartelli di pericolo e che ricordino le norme da rispettare.
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