MANDELLO DEL LARIO – In mattinata presidio dei lavoratori della Gilardoni Raggi X in piazza Leonardo. Lo sciopero, indetto dai sindacati Fim Cisl e Fiom Cgil insieme alla Rsu, ha coinvolto circa una cinquantina di lavoratori tra operai e impiegati. Questi hanno portato all’attenzione del sindaco Riccardo Fasoli problematiche che a loro avviso sembrano descrivere all’interno dell’azienda presieduta e amministrata da Cristina Gilardoni una situazione la cui gravità viene definita “non più ignorabile”.

A registro i dati di un turnover “patologico”: nel 2015 circa cinquanta persone sarebbero state indotte alle dimissioni o allontanati, a gennaio 2016 sette persone, altre otto solo nell’ultimo mese. Tra questi anche il figlio Marco Taccani Gilardoni, ex direttore commerciale, e il nipote, ex direttore ricerca e sviluppo, di Cristina Gilardoni.

La strategia intrapresa negli ultimi tempi dai vertici dell’azienda, a detta dei lavoratori, sembra infatti aver portato ad una mancata copertura di ruoli dirigenziali e conseguentemente ad una mancanza di personale negli uffici oggi coperti da personale senza le dovute competenze.

Inoltre è stata denunciata una “drastica riduzione del fatturato negli ultimi quattro anni, peggiore della media del settore”, ed una “paralisi della produzione a causa delle mancanza di materiale”. Non ultima una gestione dell’ufficio personale che ha portato a decine di cause e ad un rapporto con i dipendenti praticamente nullo.

Emilio Castelli ( Fim - Cisl)

Lo sciopero di questa mattina, durato 4 ore, è stato sostenuto negli uffici del sindaco dalla presenza di Emilio Castelli, sindacalista Fim Cisl, e Fabio Anghileri di Fiom Cgil. “Abbiamo cercato di far capire al sindaco che i problemi sono distribuiti a diversi piani” ha fatto sapere Castelli a seguito dell’incontro con Fasoli.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che non si fermeranno dal momento che “non è più possibile scherzare su determinate cose.” “Da oggi ognuno si prenda le proprie responsabilità, perché non è più possibile proseguire da soli né tantomeno accettabile arrivare a pagare con i posti di lavoro” ha affermato Castelli.

A giudizio del sindacato vi è in primo luogo un problema di sostenibilità dell’azienda che riguarda gli ordini e l’organizzazione generale del lavoro “Se continuiamo ad andare avanti di questo passo – ha proseguito il sindacalista della Cisl – si creerà un problema della collettività, che non sarà più possibile trascurare”.

Il secondo livello di problematicità interessa i diritti dei lavoratori. Castelli ha parlato di una “strumentalizzazione da parte dell’azienda delle regole nazionali consegnate ai lavoratori” ed un “mancato utilizzo di quest’ultime” il che, in più occasioni, ha rimandato ad episodi di ferie mancate e permessi lavorativi negati o non rispettati.

Il terzo livello del problema “ad oggi pare essere concentrato principalmente ai piani alti“. Una situazione che, è stato specificato, “va al di fuori dei lavoratori e dell’organizzazione sindacale” ma necessita senza dubbio di una sensibilizzazione a riguardo.

Fabio Anghileri ( Fiom - Cgil)

“Da oggi il sindaco è ufficialmente a conoscenza di una situazione che non può più aspettare” ha affermato Fabio Anghileri“Il primo passo sarà dunque un incontro richiesto dal sindaco Fasoli con i vertici dell’azienda. A fronte di una mancata concessione l’intenzione, in accordo con il sindaco, è di arrivare coinvolgere anche a livelli più alti le istituzioni.”

“Non possiamo fare finta di niente – ha proseguito Anghileri – andremo avanti a rendere sempre più pubblica una situazione che oggi c’è in Gilardoni con l’obiettivo di costruire un clima diverso e più positivo dal punto di vista dei lavoratori.”

Il sindaco ha quindi confermato la sua vicinanza ai lavoratori e in una comunicazione fa sapere: “Noi ci siamo. In questo momento sto richiedendo un incontro alla proprietà, da fissarsi nel più breve tempo possibile. Credo sia importante essere presenti e partecipi come amministrazione in questi problemi che affliggono i lavoratori di un azienda che è un fiore all’occhiello dell’imprenditorialità mandellese dal 1947 e fonte di un significativo numero di posti di lavoro.“.

copertina sciopero gilardoni

P.S.