MANDELLO DEL LARIO – Quattro ore di sciopero, presidio dei lavoratori in Piazza Leonardo da Vinci  e organizzazioni sindacali ricevute dal sindaco Fasoli mentre permane alto il livello di preoccupazione per le sorti della grande azienda da parte dei dipendenti. 130, secondo i calcoli di CGIL e CISL contro i 165-180 dichiarati dalla proprietà della Gilardoni Raggi X.

Emilio Castelli ( Fim - Cisl)

Emilio Castelli ( Fim – Cisl)

Emilio Castelli (Fim Cisl) esprime a Lario News l’allarme dei sindacati, oggi presenti anche con Fabio Anghileri della Fiom-Cgil: “Se da un lato le indagini vanno a avanti e il prossimo 8 luglio ci sarà un’ulteriore udienza nell’ambito della vertenza aperta con l’azienda, dall’altro la nostra sensazione, forte, è che noi la Gilardoni la stiamo perdendo. Personale in calo costante, management svuotato, gente messa a gestire senza averne le competenze, si parla anche di clienti persi e di pezzi mancanti per la produzione – a volte recuperati da commesse precedenti o dall’Expo… Rischiamo la paralisi e quel che è peggio non si intravvedono proprio strategie aziendali a breve termine. Il processo produttivo non è fluido, bisogna che l’opinione pubblica capisca la situazione così come le istituzioni; quella che si rischia di perdere è una realtà storica ma di prospettiva, con professionalità elevate e che si occupa di sicurezza e medicali, mica settori in crisi…”.

E nell’attesa (allarmata) di una imminente “visita” della Philips, cliente “top” per la Gilardoni, anche il sindaco Riccardo Fasoli parla di una situazione per la quale “non c’è più tempo da perdere”.