MANDELLO DEL LARIO – Aveva cambiato destinazione d’uso di un terreno di proprietà della sua famiglia, a Mandello, ma il gip del tribunale di Lecco, Massimo Mercaldo, ha archiviato il procedimento a suo carico.

Tutto è nato da un esposto di un cittadino mandellese. Elena Todeschini, ai tempi architetto dipendente dell’ufficio tecnico del Comune di Mandello e ora dirigente sempre all’ufficio tecnico ma a Lecco, nel 2010 aveva acquistato l’intera proprietà dalla madre per 118.400 euro. In tutto circa 740 metri quadrati, divisi in una parte residenziale e in un’area destinata ad attrezzature.

Nell’esposto del cittadino, però, veniva ricostruito l’indebito arricchimento. E un anno dopo l’acquisto della proprietà, nel 2011,  l’ufficio tecnico del Comune – retto dall’architetto Gaspa, in sostituzione maternità della Todeschini – aveva rilasciato il certificato di destinazione urbanistica indicando come edificabili 500 metri quadri su 740.

Il 20 dicembre 2012 il PGT (Piano Governo del Territorio) appena approvato prevedeva che l’intera proprietà di Elena Todeschini sia edificabile. Così il 2 ottobre 2013 tutta l’area viene venduta a 250 mila euro, con una plusvalenza di 131.600 euro (il 111%).

L’esposto, pertanto, puntava il dito sulla trasformazione di quei restanti 240 metri. All’architetto Todeschini è stato contestato infatti un cambio di destinazione di un terreno di proprietà di un parente da area per attrezzature a zona residenziale.

L’architetto Gaspa, nel corso delle indagini, non è mai stato in grado di spiegare come la modifica sia stata fatta d’ufficio. Nella richiesta di archiviazione del pm Paolo Del Grosso si legge: “Non è emerso con chiarezza come si è concretizzato il cambio di destinazione”.

RedCro

Riceviamo e pubblichiamo dall’avvocato dell’arch. Todeschini quanto segue:

Nell’articolo “da Voi pubblicato il 15.5.2018 dal titolo: “Mandello. Tecnico del comune cambia destinazione a un suo terreno, il gip archivia”, in cui leggo che la sottoscritta avrebbe (il condizionale lo aggiungo doverosamente io) “cambiato destinazione d’uso di un terreno di proprietà della sua famiglia, a Mandello, ma il gip del tribunale di Lecco, Massimo Mercaldo, ha archiviato il procedimento a suo carico”.

La gravità dell’accusa mossami e la sua assoluta falsità, come appurato dal Tribunale di Lecco che ha archiviato l’esposto su tali fatti, rendono doverosa questa breve replica, a tutela del mio buon nome e dell’ufficio da me ricoperto:

La sottoscritta non ha modificato alcuna destinazione d’uso al terreno oggetto dell’articolo e nemmeno avrebbe potuto, poiché l’organo cui compete l’approvazione, la modifica e la correzione del PGT, è il Consiglio Comunaleche nel 2012, in sede di rinnovo dello strumento urbanistico, recepì il documento predisposto dal tecnico incaricato arch. Gaspache, tra l’altro, valutava anche le segnalazioni e le osservazioni dei cittadini, tra cui l’osservazione fatta nel 2009 da alcuni miei parenti, allora proprietari del suddetto terreno, circa l’esistenza di un errore materialenell’individuazione dei confinitra il loro lotto (successivamente da me acquistato) e quello della confinante fondazione senza scopo di lucro, esistente da decenni in loco.

In pratica nella planimetria dei precedenti strumenti urbanistici il confine tra l’area di proprietà dei miei parenti (in buona parte già edificata) e il terreno di proprietà della fondazione era erroneamente tracciato, con la conseguenza che l’area destinata a servizi pubblici esistenti coinvolgeva parte del terreno libero dei miei parenti.

Come detto tale incongruenza venne corretta con lo strumento urbanistico approvato dal Consiglio Comunale nel 2012, pertanto appare evidente l’assoluta insussistenza delle accusecontenute nel vostro articolo“.

Elena Todeschini