ESINO LARIO – I migranti si sono radunati al suono della campana e con i cartelli sono partiti in marcia verso il Comune.
Cento metri percorsi al suono dello slogan “Ci serve la residenza!”. E la residenza, o meglio la Carta d’Identità serve davvero ai richiedenti asilo per cercarsi un lavoro ma anche per altre opportunità.

L’incontro in Prefettura ha dato tranquillità ai migranti e ha sottolineato come il Comune non si possa rifiutare di consegnare agli ospiti de La Montanina il documento. “La residenza deve essere rilasciata per legge – spiegano – e non v’è alcuna motivazione per non concederla, tanto più perché nella loro condizione il pezzo di carta non ha valore se non è accompagnato da un permesso di soggiorno, e le criticità sollevate in tutta Italia negli anni scorsi sono state risolte”.

Coe e Comune di Esino si sono più volte confrontati in questi mesi ma l’amministrazione – illegittimamente – si è sempre rifiutata di predisporre i documenti. Questa mattina quindi i migranti sono andati direttamente in Municipio. “Un po’ di chiasso – raccontano i testimoni – ma nulla che potesse preoccupare, tanto che migranti ed esinesi hanno sempre convissuto senza problemi, anzi è capitato più volte di aiutarsi a vicenda e lungo la strada che collega i due edifici c’è stata anche della confidenza tra sorpresi residenti e manifestanti”.

Secondo i protagonisti il Comune di Esino “ha cercato di tirarla per le lunghe, nel frattempo gli aventi diritto alla residenza sono aumentati”. Una presa di posizione che si rivela quindi solamente politica, brutta figura per la piccola realtà capace di aprirsi al mondo per Wikimania, convogliare su di sé gran quantità di risorse, ma aggrappata a cavilli per non riconoscere un documento a chi ne ha diritto.

Dopo i fatti di oggi la palla è passata a corso Promessi Sposi che ora vuol vederci chiaro: la prefettura medierà col Comune e ha rassicurato che i documenti inizieranno a essere rilasciati, non subito e non tutti, con priorità a chi ne ha più bisogno.

REDLN