LECCO – Venghino siori, venghino. Si fa lunga la fila davanti al tendone di Fratelli d’Italia anche nella nostra provincia e nonostante gli impresari locali. La regola, in politica, è sempre quella: quando si sparge la voce di una cuccagna di posti e di una bonanza di voti, sono in tanti ad accalcarsi per ritagliarsi uno spazio, con assembramenti nocivi quasi quanto quelli pandemici.

E così, puntualmente, sta avvenendo il medesimo nel lecchese, senza esclusione per il ramo orientale del lago, con una qualità che fatica un poco a reggere il passo con la quantità. Ma son dettagli.

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