ESINO LARIO – Questa sera alle 18:30 è stato convocato il consiglio comunale dal sindaco Pensa con all’ordine del giorno una presa d’atto delle dimissioni di (alcuni) consiglieri comunali. Tra gli altri punti in discussione, una provvidenziale variazione di bilancio.

Il gruppo PD in Regione Lombardia a giugno aveva sollevato dubbi e perplessità rispetto all’affare Montanina, ma l’assessore Caparini a settembre rispondeva agli interroganti confermando lo stanziamento della giunta, un’operazione di circa 600.000 euro. Il piccolo Comune montano con una variazione di bilancio probabilmente si prepara a ricevere quell’ingente somma da Regione Lombardia e attivare la formula del project financing che prevede degli investitori terzi. L’acquisto e la conversione della Montanina in “ostello tecnologico”, “Centro congressi e foresteria” o “Centro formativo” – era parte del programma di governo dell’ing. Pietro Pensa e costerà al comune il 10% pari a circa 60.000 euro, ma proprio ora che i fondi sono in dirittura d’arrivo, alcuni consiglieri comunali sembrano voler abbandonare il sindaco e lasciano scoperta la poltrona in consiglio comunale.

> La convocazione del consiglio comunale di oggi

Pensa con Maroni (archivio)

Il secondo trasferimento annunciato è nell’ordine di 700.000 euro sempre con una quota di costo a carico del Comune (solo del 10% pari a circa 70.000 euro), oltre chiaramente al maggior carico di lavoro da parte degli uffici che dovranno gestire un numero di pratiche di edilizia pubblica davvero notevole. La Giunta lombarda, sulla base di una graduatoria di progetti valutati, a inizio novembre ha deliberato di finanziare alcuni interventi di riqualificazione del borgo, tra cui la ripulitura delle formelle della via Crucis di Esino del Vedani, vero e proprio fiore all’occhiello di Esino Lario.

Il “fuggi-fuggi” dei consiglieri comunali – non è noto il numero di quanti si sarebbero dimessi – appare ancora più inspiegabile se alla pioggia di soldi si aggiunge quello che appare essere come uno straordinario successo personale del sindaco e della sua amministrazione, a costo zero, ottenuto a Venezia con interi mesi di visibilità per il turismo di Esino e la valorizzazione della comunità nel suo complesso, proprio in occasione della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2021. Una invidiabile vetrina internazionale di grande prestigio offerta a Esino per aver vinto il premio “Borgo Alive” organizzato dal Concilio Europeo dell’Arte. Cioè per essere un Comune all’avanguardia capace di investire in innovazione e sostenibilità. Anche questo obiettivo era nel programma di governo di Pensa. Cosa non ha funzionato del modello Esino? Perché le dimissioni nonostante i successi rivendicati da Pensa?

Fabio Viglienghi e Bruna Nasazzi, i due assessori della giunta precedentemente, si erano dimessi ai primi di luglio, poi rientrati in Giunta e rinominati a fine luglio. Nuovamente dimissionari ai primi di ottobre e quindi rimpiazzati da Maura Dell’Era e da Pierluigi Beghetto. Viglienghi e Nasazzi erano rimasti in consiglio comunale, forse per spirito di sacrificio, per senso civico – e ingoiato il rospo per il bene del paese. Nel villaggio, mentre si deve rinunciare alla manifestazione dei Re Magi, un classico per Esino, c’è chi scommette che siano proprio loro due i consiglieri che questa sera abbandoneranno definitivamente la lista civica Stella Alpina e toglieranno la fiducia al Sindaco.

Per l’amministrazione Pensa il 2022 inizia con preoccupazioni in più: oltre alla presenza del Covid-19, il consiglio comunale (convocato on line su Zoom) dovrà fare i conti con il numero minimo di consiglieri per continuare a stare in piedi, e ai superstiti verrà chiesto di assumersi maggiori responsabilità per la pioggia di fondi pubblici che arriverà nel 2022; ma non si escludono colpi di scena tali da invocare l’intervento della Prefettura (e il conseguente commissariamento) se non si raggiungerà il numero minimo di consiglieri per “tirare avanti”.

RedPol