MERATE – Il giro di tangenti che ha riguardato l’appalto per la ristrutturazione di parte dell’ospedale Mandic di Merate è emerso da un’inchiesta su un appalto a Novate Mezzola, in Valchiavenna. Partendo da lì le indagini della Guardia di Finanza e del Pm Andrea Figoni hanno trovato intrecci fra imprenditori e pubblici dipendenti che decidevano le sorti delle gare.

Nell’udienza di ieri al tribunale di Lecco sono spuntate dei documenti sottoscritti da da Mauro Lovisari, all’epoca direttore generale dell’azienda ospedaliera. Inoltre nell’impresa coinvolta nell’appalto, la Castelli Costruzioni, è stato rinvenuto un diario in cui erano annotate tutte le tangenti, comprensive dei tagli delle banconote e degli orari d’incontro con Michele Rigat, il responsabile del procedimento dell’azienda ospedaliera.

Sono nove, in tutto, gli imputati: oltre a Rigat, Giovanni Castelli, Patrizio Zoaldi, Maria Lia Gusmeroli, Marco Fascendini, Maurizio Quadrio, Gianguido Marzoli, Claudio Redaelli e Mauro Meraviglia.

 

> LEGGI ANCHE GLI ARRETRATI su: