VARENNA – Presentata venerdì in oratorio ai varennesi la targa in bronzo donata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nell’iscrizione recita “al Comune di Varenna sul Lario in occasione della cerimonia di intitolazione della sala consiliare a Giorgio La Pira”. Il sindaco Mauro Manzoni e la sua Amministrazione, insieme al Comitato costituitosi per la realizzazione del Secondo Trittico Varennese dello scorso giugno, rappresentato da Ezio Lanfranconi e Pierfranco Mastalli, hanno espresso grande soddisfazione per questo importante riconoscimento.

La targa bronzea, che sarà collocata al palazzo comunale, è di forma rettangolare e presenta una scritta centrale in altorilievo e una cornice a sbalzo tutt’intorno che rappresenta i simboli della Repubblica: sul lato superiore la stella a cinque punte accollata agli assi di una corona dentata,
racchiusa tra due rami, uno d’ulivo e l’altro di quercia, che si diffondono lungo i bordi.

Prima dell’inizio dell’esibizione teatrale il sindaco ha preso la parola per ringraziare: “Saluto i consiglieri comunali di Varenna che all’unanimità hanno approvato l’intitolazione della sala consiliare del municipio al professore fiorentino, dando un evidente segno di unità su una figura di indiscutibile spessore umano, dove il giurista, il padre costituente, il politico, il sindaco, il cristiano hanno trovato in lui una sintesi originale e ben riuscita. Saluto infine il Comitato che ha supportato e reso così ben riuscito il Trittico varennese nelle persone dei coordinatori Ezio Lanfranconi e Pierfranco Mastalli”.

“Questo prestigioso riconoscimento da parte del Capo dello Stato – ha detto il sindaco Manzoni ai presenti – non dovrebbe essere solo motivo di orgoglio per gli attuali amministratori che sono sempre transitori e dovrebbero dedicarsi alla Polis solo per un periodo non troppo lungo della loro vita, ma per tutti i varennesi e le persone che frequentano, visitano e soggiornano nel nostro borgo e ne ammirano la bellezza, la semplicità, la splendida cornice paesaggistica in cui è immerso”.

“Il dono del Capo dello Stato, avendo ora dinnanzi ai nostri occhi la testimonianza di Giorgio la
Pira, deve spronare ciascuno di noi, ed in particolare chi ricopre una carica pubblica, ad un impegno più solerte, più efficace, più coraggioso affinché la comunità in cui si è innestati benefici del nostro tempo, della nostra cura e della nostra meraviglia”.