Messina è la città dei due mari, si sa, lo Stretto li divide e li unisce: Ionio e Tirreno si fondono di fronte a Capo Peloro, e da lì la provincia si stende seguendo due diverse coste, arrivando a contare addirittura 46 comuni con accesso al mare (numero più alto fra le province italiane). Allora eccovi una breve guida per scoprire i luoghi balneari meno conosciuti della città dello Stretto!

Vista dal cratere di Vulcano. In primo piano Vulcanello (centro) e Lipari (sx); sullo sfondo in alto a dx Stromboli e Panarea.

Le mete turistiche più conosciute sono Taormina e le Isole Eolie, e con buone ragioni. La prima è conosciuta per il suo meraviglioso teatro greco e per il suo centro storico – ma chi ci sosta vi parlerà anche della spiaggia di Isola Bella – la seconda è patrimonio dell’umanità, in quanto bene naturalistico protetto dall’UNESCO.

Per le Eolie sono disponibili traghetti tanto da Messina, quanto dalla storica città di Milazzo; potete godervi il paesaggio unico dell’Arcipelago sia sostando in qualche alloggio isolano, sia optando per un tour completo delle Sette sorelle. Il blu del mare, la roccia e il bianco delle abitazioni vi rapiranno il cuore: possibile scordarsi lo spettacolo a cielo aperto delle Isole? Le innumerevoli calette presenti nelle Eolie sono una tappa obbligatoria per la vostra visita in Sicilia: ma mi raccomando, non pensate sia finita qui. Se soffrite il caldo sappiate che Messina è la capitale della granita, quindi armatevi di una menza ca’ panna e via!

Il momento migliore per godersi un bel bagno siciliano è (ovviamente) la bassa stagione, cioè a Giugno o Settembre – quest’ultimo ancora più temperato del primo. Oltre che nel taorminese, bellissime spiagge si trovano nel litorale ionico della Costa Saracena: così è denominato il tratto da Tindari a Capo d’Orlando. Dopo esservi fermati nella bella Milazzo (il suo castello era la dimora prediletta di Ferdinando II d’Aragona) e aver esplorato i tesori delle Eolie, dunque, proseguite in direzione di Palermo. Ecco una classifica delle imperdibili spiagge saracene, baciate dallo stesso blu del mare siciliano:

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