LECCO – Esiste un legame strettissimo tra le malattie che stanno terrorizzando il Pianeta e le dimensioni epocali della perdita di natura. Globalmente gli scienziati sono consapevoli che tra le cause della diffusione di malattie infettive emergenti vi siano fattori importanti come la perdita di habitat, la creazione di ambienti artificiali, la manipolazione e il commercio di animali selvatici e più in generale la distruzione della biodiversità.

Tra i più disastrosi episodi di distruzione della biodiversità dell’anno appena trascorso, basta tornare a gennaio 2020, piena estate in Australia, con la disastrosa stagione degli incendi dell’estate australiana, ribattezzata “estate nera”.

Nello stesso periodo si affacciavano anche le prime immagini della pandemia in Cina, con Wuhan e i suoi abitanti chiusi in casa. Scene inimmaginabili, che presto avremmo purtroppo vissuto anche in Italia. E l’emergenza Coronavirus ha fatto passare in secondo piano l’emergenza Australia, dove sono andati in fumo più di 19 milioni di ettari di territorio.

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