LECCO – Martedì sera alla Casa sul Pozzo si è parlato di come lavora l’Ong Sos Méditerranée, anche alla luce dei recentissimi fatti di questi giorni che hanno visto il fermo, da parte della Procura di Catania, della nave di un’altra Ong del Mediterraneo: la spagnola Proactiva Open Arms, accusata di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, come dichiara durante la serata in collegamento telefonico Riccardo Gatti capo-missione durante l’intervento che ha portato al fermo della nave.

Dopo tale avvenimento, l’unica Ong operante nel nostro mare è Sos Méditerranée, organizzazione nata in Germania nel 2015, poi in Francia e dal febbraio 2016, per volere del medico palermitano Antonio Romano, anche in Italia. “La nostra nave – spiega Romano al pubblico presente alla serata promossa da Qui Lecco Libera e padre Angelo Cupini – ha delle caratteristiche peculiari rispetto a quelle delle altre organizzazioni: è grande, lunga 77 metri, capace di ospitare sotto coperta fino a mille persone, ma soprattutto ha una terapia intensiva a bordo, con personale medico, e otto letti per la degenza; era infatti una nave di soccorso per i pescatori del Mar Baltico”.

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