MANDELLO DEL LARIO – I mesi passati, ad esclusione di agosto, hanno visto Comitato, Comune, Arpa, Ats e Provincia impegnati un una serie di incontri con la Gilardoni Vittorio, azienda che è principalmente incriminata per la problematica degli odori che anziché migliorare, pare addirittura avere, in questi ultimi mesi, picchi di miasmi intollerabili.

Martedì prossimo alle 21 è in programma in sala civica a Mandello l’incontro con la cittadinanza promosso dal comitato odori e dall’amministrazione comunale.

“È una situazione tecnicamente difficile da gestire – spiega il sindaco Riccardo Fasoli – per tutti i soggetti in campo. Le analisi ai camini dell’azienda non mostrano valori al di fuori della norma ma il problema persiste. Parliamo di sostanze come le resine fenoliche, il cui odore è percepibile e fastidioso a livelli di concentrazione decisamente bassi, molto al di sotto dei limiti emissivi concessi per legge”.

“Questo è da un lato un sollievo in termini di problematiche di salute dirette – prosegue Fasoli – ma rende ancor più complicato trovare il metodo per imporre all’azienda soluzioni tecniche in grado di limitare quella che, a tutti gli effetti, è una limitazione della libertà dei cittadini“.

Seppur con difficoltà e tempi biblici, il comitato e l’amministrazione comunale non demordono e stanno premendo su Arpa ed uffici provinciali affinché diano indicazioni tecniche precise all’azienda per ovviare al problema, con scadenze operative precise ed inderogabili, pena la sospensione totale o parziale dell’autorizzazione unica ambientale.

La posizione dell’amministrazione è chiara: bene i posti di lavoro ma prima la salute di cittadini e lavoratori. “Anche se – aggiunge il primo cittadino – i dati in nostro possesso dimostrano come la problematica odori sia rilevante per la salute pubblica ma soltanto per la vivibilità dei luoghi e senza legami con malattie, abbiamo richiesto al servizio epidemiologico di Ats Brianza dati relativi alla salute pubblica che possano mostrare problematiche rilevanti nel nostro comune ed in determinate aree. Tutto dipenderà dalla quantità di dati utilizzabili: uno studio prende valenza statistica tanto più ampio è l’insieme dei dati analizzati e su una cittadinanza di poco più di 10000 abitanti sarà difficile avere dati significativi. Spiace non aver ancora dato soluzioni concrete ma l’impegno è massimo e continuerà fino ad ottenere un risultato adeguato”.

“Non credo infine che il comitato abbia velleità politiche. Sul piano ambientale il nostro impegno è grande: grazie alla nuova raccolta differenziata sono state prodotte sul 2018 400 tonnellate in meno di rifiuti indifferenziato; a ottobre parte la riqualificazione dell’illuminazione pubblica con il dimezzamento del consumo energetico e dell’inquinamento luminoso; abbiamo avuto il “coraggio” di mettere mano all’area a lago eliminando così gli scarichi a lago dell’intero centro storico; abbiamo inserito sistemi incentivanti per le associazioni che realizzano feste in piazza al fine di eliminare il mono uso in anticipo sulle normative nazionali; abbiamo promosso progetti relativi al riciclo ed al riuso nelle nostre scuole dell’infanzia”.