PERLEDO/PARLASCO – Forse risolto il “giallo” dei resti umani rinvenuti per caso l’altroieri da alcuni cercatori di funghi nella zona dei Pizzi di Parlasco: i carabinieri del Reparto Operativo di Lecco hanno infatti convocato i familiari del 63enne Pio Mainetti, il runner di Perledo scomparso il 14 maggio scorso proprio in quella zona mentre si allenava.

Dalla famiglia sarebbe giunta la conferma che diversi oggetti tra i quali l’orologio e indumenti ritrovati nei pressi dei resti di un uomo apparterrebbero proprio al loro parente.

La Procura della Repubblica di Lecco ha assegnato l’autopsia e il test del Dna al noto anatomopatologo Paolo Tricomi che lavorerà alle verifiche nella giornata di mercoledì all’ospedale Alessandro Manzoni.

La probabilità che si tratti proprio di Mainetti (sportivo allenato e profondo conoscitore della zona) è elevata – tanto che a Perledo le campane hanno già suonato a morto – ma la certezza avverrà solo dopo la conclusione di tutti i test curati dall’esperto.

L’area del ritrovamento del corpo è compatibile con le lunghe ricerche effettuate a maggio da parte di squadre di volontari, del Soccorso alpino, dai Vigili del Fuoco e dalla Guardia di Finanza col supporto di l’ausilio di unità cinofile ed elicotteri.

Ricerche che erano state sospese dopo diversi giorni di impegnativo lavoro di decine e decine di persone.

RedCro