VARENNA – L’Amministrazione comunale di Varenna risponde al consigliere Carlo Molteni, capogruppo della lista civica per Varenna, riguardo la questione della chiusura dell’asilo.
“A confutazione degli argomenti del consigliere Molteni, da mesi oramai triti e ritriti e che imputano alla sola volontà del sindaco di Varenna (notoriamente un comunista mangia bambini) la chiusura dell’asilo gestito da Ente Privato – scrive il Comune -, basti ricordare gli sconfortanti numeri dei nati e residenti a Varenna, a partire dal 2019. Dati stigmatizzati dal suo Consiglio di Amministrazione nel novembre del 2022, al quale parteciparono con voto favorevole anche i rappresentanti della parrocchia, dei genitori, del Provveditorato e dell’azienda Pirelli. Anno 2019: nati 3, residenti 2. Anno 2020: nessun nato. Anno 2021: nati 2, residenti 1. Anno 2022: nati 1, residenti zero. Si aggiunge, fino al 4 settembre 2023: nati 1, residenti 1″.
“Questo drastico calo numerico è dovuto, oltre alla denatalità che coinvolge l’intera Italia, al fatto che si stanno affittando le case ai turisti e gli affitti per le famiglie sono divenuti oramai insostenibili per chi vuole venire a vivere a Varenna stabilmente – continua la nota del Comune -. Se la gente preferisce affittare le case ai turisti piuttosto che alle famiglie (il capogruppo di Minoranza dovrebbe saperla lunga su questo comportamento visto che è il primo che lo pratica), non si può poi dire che se chiude l’asilo è colpa del sindaco Manzoni. Tanta solerzia e reiterata grancassa non la ricordo quando a Varenna, nell’anno scolastico 1993/1994, sotto la sindacatura di Molteni, hanno chiuso le scuole elementari. Non ci si è neppure stracciate le vesti quando, sempre l’Amministrazione Molteni, ha scelto come scuola di riferimento Lierna anziché Bellano lasciando improvvisamente senza trasporto (e senza neanche un contributo) gli alunni che frequentavano quest’ultima sede”.
“Già nel 2017 l’attuale Amministrazione ha scongiurato l’anticipata chiusura dell’asilo sostenendo convintamente la scuola bilingue: l’introduzione di tale innovativa offerta, che ha prodotto un temporaneo incremento degli iscritti, ha purtroppo solo scongiurato l’anticipata chiusura – precisa ancora l’Amministrazione -. I debiti della gestione uscente vanno pagati e quindi non è stata una delibera fatta di nascosto (visto che è oltretutto visibile a tutti all’albo pretorio del Comune), ma solo la presa in carico dei pagamenti di debiti pregressi”.
“Il sindaco ha atteso per mesi possibili finanziatori/benefattori e una associazione che gestisse la Scuola dell’Infanzia: nessuno, come era prevedibile, si è mai fatto avanti, a differenza di quello che andavano in giro millantando Minoranza e suoi nuovi sodali. Ci si chiede infine come mai in provincia di Lecco hanno chiuso diverse scuole dell’infanzia (chiusure per di più comunicate all’ultimo momento ai genitori), ma solo a Varenna si continuano a fare polemiche insensate create ad arte da qualcuno. La risposta è facile da ricavare – con conclude il Comune di Varenna -: è stata imbastita una evidente speculazione politica sulla dolorosa chiusura del nostro asilo per attaccare sguaiatamente l’Amministrazione Manzoni”.