COLICO – È caccia al colpevole che, settimana scorsa, ha rubato una moto a un 17enne colichese, destando nuovamente allarme sulla presunta mancanza di sicurezza a Colico. Il mezzo è stato notato e recuperato dagli amici del proprietario, ma la vicenda è tutta da chiarire.

La vittima, Luca Benedetti, ci ha spiegato la dinamica dell’accaduto: “Il primo ottobre sono andato in stazione in moto, l’ho legata e ho preso il treno”.  Il problema è sorto al ritorno del giovane, che come ogni giorno si era recato a studiare in un istituto superiore lecchese. Una persona che lavorava nei paraggi ha raccontato al giovane di aver visto due sospetti toccare la sua moto e quelle dei suoi amici, parcheggiate nei pressi del sottopassaggio di piazza Roma. Tuttavia era ormai troppo tardi: il malintenzionato era già partito intorno alle 12 e stava viaggiando in direzione SondrioDopo venti minuti, secondo il racconto, il ladro è stato visto passare nuovamente con il suo casco in testa (inizialmente non indossato).

La moto rubata, in una immagine dello scorso inverno

Nel pomeriggio, dopo aver fatto denuncia ai carabinieri di Colico, aver bloccato l’assicurazione e aver fatto un appello su Instagram, Luca riceve una segnalazione secondo cui la moto è stata avvistata in zona Nuova Olonio. Anche in questo caso, però, la ricerca del veicolo si conclude negativamente.

Uno spiraglio sembra esservi venerdì 4 ottobre: “Verso le 22.30 mi chiama un mio coetaneo e mi dice che c’era la mia moto a casa sua. Un signore sulla trentina si era fermato da lui in moto per chiedere informazioni stradali su dove si trovasse Posallo”. Avendo riconosciuto la dueruote e il casco, l’amico e i suoi fratelli hanno cercato di bloccare il trentenne, nonostante questi avesse tentato più volte di scappare. “Allora sono arrivato a casa sua – prosegue Benedetti – con i carabinieri, che hanno portato in caserma l’uomo. Dalle sue dichiarazioni, la moto non l’aveva rubata lui ma l’aveva comprata lo stesso giorno da un’altra persona per 1000 euro”. Sempre dalle sue dichiarazioni, il trentenne (ubriaco) non sarebbe stato nemmeno a conoscenza del fatto che la moto fosse stata rubata.

Le conseguenze sul veicolo? Tolta la targa, rimosso il numero di telaio della moto, leva della frizione spezzata e cavi tagliati. In poche parole, oltre al danno, la beffa: la famiglia del 17enne dovrà provvedere a pagare i danni del mezzo e la re-immatricolazione. Ancora oggi, nonostante la moto si trovi nuovamente a casa del giovane, non mancano punti oscuri sulla dinamica del furto e sul perché quell’uomo si trovasse proprio a Posallo.

Alessandro Bonini