BELLANO – Saranno con ogni probabilità tre le liste che si sfideranno (quando? lo deciderà la curva dei contagi prima dello Stato) nelle urne a Bellano per il rinnovo dell’amministrazione comunale oggi guidata da Antonio Rusconi.

Proprio il sindaco in carica sarà il candidato del suo gruppo, confermato pur se con qualche “pezzo” mancante – a partire dal vicesindaco Thomas Denti che con lui e in generale il Comune non avrà a che vedere, l’assessore Pandiani e forse anche Valentina Cariboni.

“Come ho comunicato al gruppo un paio di settimane fa – dichiara a Lario News Denti -, non prenderò parte alle prossime elezioni. La scelta, seppur sofferta dopo 12 anni da consigliere, due mandati da assessore e uno da vicesindaco, nasce da motivi personali e interpersonali con il sindaco”.

Con Rusconi diverse new entry e parecchie conferme: Alfaroli e Leone sembrano pronte a un bis in giunta, il ruolo di vice dovrebbe essere affidato a Poppo Enicanti (sorta di “prosindaco” dopo l’annessione di Vendrogno) ma non mancheranno volti nuovi e già si fanno i nomi di Stefano Calvasina, Matilde Plazzotta e Franco Redaelli – a sua volta di Vendrogno.

Ma contro Rusconi, chi ci sarà? Secondo quanto a conoscenza della nostra redazione, sono due le liste in formazione, “targate” politicamente: una di centrodestra, organizzata da Ivan Raveglia con esponenti di Fratelli d’Italia e Lega. Sponsor contrapposti di papabili sindaci i due leader lecchesi del partito meloniano, l’un contro l’altro armati, Masetti e Zamperini, che sosterrebbero  rispettivamente lo stesso Raveglia e l’ex pugile De Bernardi. Nel mezzo, l’ennesimo politico dell’immancabile muggisca Cesare Galli – già primo cittadino di Vendrogno e a suo “strano” presidente del BIM di Gravedona col sostegno del PD.


In campo Dem/centro sinistra qualche notizia e ancora molto fumo: il gruppo non si chiamerà più Bellano bella e quasi certamente darà l’addio l’ex sindaco Santalucia.

Al lavoro in quest’rea politica Andrea Nogara, con un elenco di nomi già piuttosto folto e il tentativo di arruolare anche (forse) un esponente dell’attuale maggioranza oggi in disaccordo con il borgomastro in carica.

Al momento, i bookmakers della politica locale vedono comunque favoritissimo il sindaco uscente, ma tutto può ancora succedere e – un po’ come nel calcio il fattore campo è ‘saltato’ causa pandemia – fattori esterni e altre ragioni incideranno di certo pure a Bellano. A partire dalla fatidica data del voto, che a tutt’oggi rimane del tutto indefinita.

RedPol