PERLEDO – Prende origine da un dibattito social il nuovo numero del Perleidus, il bollettino del piccolo museo di Perledo. Ha fatto discutere infatti la scelta di dedicare a Pietro Pensa la copertina di un gruppo Facebook che richiama la realtà di Esino, figura di cui anche Wikipedia riporta le celebri virtù omettendo però i trascorsi certificati di collaborazione con il regime fascista.

“La leggerezza con cui si procede ad un elogio social – spiega Renato Ongania, autore del Perleidus di settembre – mi ha indotto a riflettere sui fascisti che abbiamo avuto a Perledo, quelli noti, quelli che hanno contribuito all’affermazione del fascismo, così ho rispolverato il nostro Umberto Notari (1878 – 1950), residente nella frazione di Bologna, nella sua villa, dopo la seconda guerra mondiale e dopo il processo di epurazione. Vi risiedeva negli ultimi anni della sua vita in compagnia della seconda moglie, la cantante lirica Medea Colombara. Le spoglie di
Umberto Notari sono al cimitero di Tondello e l’unico termine che appare sotto il nominativo è “scrittore”.
In questo bollettino vogliamo rendere conto di una curiosità che si trova in un suo libricino stampato a Monza dal titolo Il giardino delle delizie nel 1948… ”

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