LECCO – “La ‘secessione dei ricchi‘ non è uno slogan polemico, ma l’esatta definizione dei processi economici che sottendono al progetto di autonomia differenziata (c.d. proposta Calderoli). Per bloccarla bisogna cambiare buona parte del Titolo V della Costituzione: per questo invitiamo a sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare“. In provincia di Lecco le associazioni Anpi, Arci, FLC Cgil, Renzo e Lucio LGBT+ diritti, Udi, Uil Scuola Rua aderiscono alla campagna indetta dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale per la raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge costituzionale volta alla modifica dell’art. 116, comma 3, e dell’art. 117, commi 1, 2 e 3 della Costituzione.

Mercoledì 19 aprile alle 20:30 al salone Di Vittorio della Cgil in via Besonda Inferiore 11 a Lecco, un incontro dibattito con l’avvocato Maria Agostina Cabiddu, professore ordinario di diritto pubblico al Politecnico di Milano.

Alla serata, dal titolo “Autonomia differenziata, no grazie! Eguali diritti per lavoro, sanità, istruzione e trasporti. Contro la secessione dei ricchi” interverranno anche Massimiliano De Conca, segretario generale Flc Cgil Lombardia (da remoto) e un rappresentante nazionale Uil Scuola Rua. Coordinerà Roberto Citterio, componente del Direttivo Provinciale Anpi Lecco e portavoce del Coordinamento lecchese per la raccolta di firme.

“È possibile firmare on-line attraverso una Piattaforma che consentirà la firma attraverso lo SPID, direttamente al link: https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC. In alternativa, nei Comuni dove è stato organizzato apposito servizio (verificare sul sito internet del proprio Comune oppure telefonando agli uffici)” comunicano gli organizzatori.

Nel frattempo, il Forum delle associazioni antifasciste e della resistenza ha lanciato un messaggio in occasione dell’imminente Festa della Liberazione: “Quest’anno lanciamo un appello affinché il 25 Aprile sia caratterizzato da una straordinaria partecipazione unitaria di donne e uomini, giovani, famiglie, popolo. Esprimiamo preoccupazione per dichiarazioni, decisioni e comportamenti di alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica che, in vari casi, sono apparse divisive e del tutto inadeguate rispetto al ruolo esercitato. Si impone una netta condanna del fascismo, mentre si moltiplicano episodi di violenza e di apologia del fascismo stesso di cui si rendono protagonisti gruppi che si ispirano a quella ideologia e a quelle politiche, riaffermando in questo giorno che unisce tutti gli italiani il significato più profondo della Liberazione”.