BELLANO – Accolto solo in parte dal favore di “Bellano Bella” il piano del diritto allo studio approvato dall’amministrazione guidata da Antonio Rusconi. I consiglieri di minoranza  Giuseppe  Scacabarozzi e Roberto Santalucia, già esponenti della giunta precedente, esprimono infatti non poche perplessità sulle novità apportate dall’attuale maggioranza.

giuseppe scaccabarozziDifficile non condividere il Piano che ricalca quello presentato dalla precedente amministrazione negli anni scorsi (protocollo d’intesa, costo servizi di mensa e trasporto, gratuità libri di testo, assistenza disabili…)” spiegano in Consiglio comunale. “Si esprime perplessità per la scelta di sacrificare le stoviglie in mater- bio (da quest’anno adottate anche in tutte le mense scolastiche di Milano), totalmente biodegradabili e compostabili, per l’utilizzo di piatti in melamina il cui uso è controverso. Mentre si apprezza la decisione di mantenere l’utilizzo di prodotti locali come l’olio di Perledo nella refezione scolastica”.

santalucia robertoIl gruppo Bellano Bella evidenzia poi che “l’importo del contributo per la scuola dell’infanzia non coincide con quanto concordato e sottoscritto con l’ente per il biennio 2015/2017 e pari a 1.150 euro per alunno residente (più del triplo rispetto a quanto corrisposto come contributo dai Comuni vicini)”. Tuttavia la consigliera Leone al riguardo chiarisce che nella riunione di Giunta tenutasi immediatamente prima del Consiglio è stato approvato un nuovo accordo con la scuola grazie al quale si è aumentato il contributo in modo forfettario. “Decisione che in questo modo non poteva essere nella disponibilità dei Consiglieri – lamenta Santalucia -, oltretutto senza riuscire ad ottenere alcun concreto impegno da parte della scuola ad allargar l’area dei servizi andando a coprire l’esigenza delle famiglie con minori da zero a tre anni, così come da anni l’amministrazione precedente ha più volte richiesto venendo incontro a una impellente necessità prospettata dai cittadini. Ciò al fine anche di consentire allo stesso ente morale di avere una prospettiva economico-finanziaria più allargata e certa”.