LECCO/MANDELLO DEL LARIO – Svolta nella complessa vicenda tecnico/politico/burocratica con al centro l’ormai “famosa” area campeggio di Mandello.

L’amministrazione provinciale di Lecco ha infatti il “ripristino di stato e luoghi“, l’atto è arrivato via Pec, in via informatica nonostante l’attacco di pirati informatici (vedi articolo su Lecco News) che coinvolge tra i tanti enti locali anche appunto Villa Locatelli e municipio di Mandello.

Al centro della querelle la mancanza di autorizzazione paesaggistica – che secondo il sindaco Riccardo Fasoli c’è ed è stata rilasciata dal Comune, a seguito di parere positivo espresso dalla Soprintendenza, mentre a detta della Provincia la stessa autorizzazione spetta solo ed esclusivamente a quell’ente.

Il consigliere provinciale delegato alla Pianificazione territoriale Stefano Simonetti a suo tempo aveva precisato che “Ai sensi dell’articolo 80, comma 4, lettera c) della Legge Regionale 12/2005 la competenza delle funzioni amministrative per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica è esclusivamente attribuita alla Provincia per tutti gli ‘interventi da realizzarsi anche parzialmente nelle aree di demanio lacuale relativamente ai laghi indicati nell’allegato A della presente legge’; pertanto, l’intero progetto nel suo complesso doveva essere autorizzato dalla Provincia di Lecco, come da disposto normativo. La Provincia di Lecco non ha rilasciato alcuna autorizzazione paesaggistica, semplicemente perché non è pervenuta alcuna richiesta in merito. La Provincia di Lecco, come ha sempre fatto, continuerà a promuovere e sostenere la tutela del territorio”.

Ora dunque l’ordinanza della Provincia che blocca il progetto. “Assurdo – commenta a botta calda il primo cittadino mandellese -. Considerando il tempo trascorso, la nota dell’Autorità di Bacino che nega la certificazione di sconfinamenti e il ricorso del privato contro la sospensione dei lavori della Provincia. Bah…”.

Prevedibile a questo punto un ricorso al TAR da parte del Comune di Mandello.

RedPol