DERVIO – A poche settimane dalle elezioni, la giunta Cassinelli ha perso il geometra Sandro Cariboni, che il 24 maggio si è dimesso, oltre che da assessore, anche da responsabile dell’ufficio tecnico comunale.

Pur essendo già noto che non avrebbe riconfermato la propria disponibilità a un eventuale secondo mandato, il fatto che si sia comunque dimesso improvvisamente da tutti gli incarichi attuali significa che i rapporti si sono talmente incrinati da non permettergli di resistere in qualche modo al suo posto nei pochi giorni che mancano alla fine del mandato.

Di questo fatto il sindaco ha però ritenuto di non dover informare i derviesi, a differenza di altri argomenti che in questi giorni vengono diffusi incessantemente con comunicati stampa o messaggi sui social network comunali (che essendo istituzionali dovrebbero trattare per definizione di tutto ciò che succede nell’istituzione comunale). È quindi ancora una volta la minoranza a dover informare la popolazione di un fatto accaduto in Comune che è sicuramente importante, forse anche grave, mentre la propaganda diffonde ai cittadini solo le notizie gradite a chi gestisce il potere: tutto il contrario della trasparenza tanto evocata a parole, quanto rimasta inapplicata nei fatti. E questa non è che l’ultima dimostrazione.

Cariboni diventa quindi, suo malgrado, l’ottavo tecnico comunale a dimettersi in meno di 5 anni di mandato della Giunta Cassinelli: l’ultimo in ordine di tempo se n’era andato solo 3 mesi fa, portando l’assessore Cariboni ad assumere nuovamente, oltre al ruolo politico, anche quello di responsabile dell’ufficio tecnico comunale. Tutte queste dimissioni sono sempre passate sotto silenzio e mai comunicate alla popolazione, per una media di due all’anno che costituisce un record poco invidiabile e probabilmente imbattuto sull’intero territorio nazionale, che anche al cittadino più disincantato dovrebbe far capire come in questi cinque anni l’ufficio tecnico del Comune di Dervio abbia avuto non pochi problemi a livello gestionale.

Un settore che ha gestito la grande pioggia di soldi del post alluvione e più recentemente dei fondi statali generosamente concessi dal PNRR, ma anche la sconsiderata proposta dei forni crematori, che ha causato l’ira della popolazione, le controverse vicende dell’appalto dell’acquapark e della demolizione della casa di fianco al Comune, la variante al PGT che ha distribuito maggiori volumetrie laddove in campagna elettorale gli attuali amministratori avevano promesso di fare il contrario, e la vicenda dell’auditorium rilanciato più volte e poi abbandonato alla chetichella, solo per ricordare le questioni più note.

In tutte queste occasioni, nonostante fosse stato spesso criticato dall’esterno, l’assessore era rimasto saldamente al suo posto, mentre stavolta i dissapori sembrano essere nati all’interno dell’amministrazione in carica, tanto da provocare le sue immediate dimissioni. Un fragoroso segnale politico nei confronti di una Giunta nella quale evidentemente, al di là delle espressioni di facciata della propaganda, i rapporti non erano così idilliaci.

Ma la trasparenza non abita più nel Comune di Dervio, e così anche stavolta, come per le 7 precedenti dimissioni nell’ufficio tecnico, l’annuncio delle dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici, edilizia e urbanistica, nonché responsabile dell’ufficio tecnico comunale, l’ha dovuto comunicare ai cittadini il gruppo consiliare di minoranza.

Anche se non saremo più della partita, ci chiediamo se i Derviesi vorranno sostenere questa mancanza di trasparenza per altri 5 anni o alle prossime elezioni ragioneranno diversamente.

Gruppo consiliare “Insieme per Dervio”

 

L’opinione sul tema del primo cittadino di Dervio Stefano Cassinelli

“Ho chiesto a Sandro Cariboni di pazientare ancora, ma non è più compatibile con il suo incarico a Sueglio [dove è sindaco in carica, ndr]. Ma questo lo sapevamo e lo avevamo già annunciato il 24 aprile quando abbiamo inaugurato la sala Sankara”.