TARTANO (SO) – Due lecchesi travolti da una slavina in Val Tartano, a circa 1900 metri di quota non lontano dalla Cima Cadelle, si sono salvati grazie all’Artva, dispositivo preziosissimo in situazioni come queste.

Ieri sulle Alpi Retiche il pericolo era “2 moderato in aumento”. Non è chiaro come si sia staccata la valanga, ma la neve procedendo per 200 metri ha sommerso due sciatori di un gruppo di sette provenienti dalla provincia di Lecco. Tutti dotati di dispositivo Artva, i cinque fortunatamente solo sfiorati hanno subito messo in pratica l’autosoccorso.

Il primo escursionista è stato estratto dalla neve illeso. Più difficile è stato rintracciare e recuperare il secondo compagno di avventura. Le sue tracce sembravano perse, necessario dunque l’intervento del soccorso alpino e dei tecnici della guardia di finanza ma questione di pochi minuti e anche per lui è arrivata la salvezza. Nel frattempo l’elicottero si era avvicinato alla zona critica quindi, sebbene le condizioni dell’ultimo estratto non sembrassero preoccupanti, l’uomo è stato trasportarlo all’ospedale di Sondrio per accertamenti.

L’area della valanga infine è stata messa in sicurezza da una unità cinofila da valanga del Cnsas. Non potendo dare per scontato che non vi fossero altre persone sotto la neve infatti, il cane col suo conduttore hanno bonificato l’area fino a poter escludere questa eventualità.

L’autosoccorso in caso di valanga è determinante – spiega il soccorso alpino – perché le prime a intervenire di solito sono proprio le persone presenti sulla scena, in attesa dell’aiuto organizzato dall’esterno. I primi quindici minuti sono vitali e presentano una possibilità di successo che va oltre il 90%. Perdere minuti preziosi può ridurre drasticamente le probabilità di recuperare una persona travolta ancora in vita. Per la frequentazione della montagna d’inverno è quindi sempre opportuno avere con sé pala, sonda e l’apparecchio Artva, che serve a localizzare il travolto. Molto importante anche saperli usare in modo corretto: per questo, il Cnsas organizza giornate di informazione e invita a esercitarsi costantemente nell’impiego di questi strumenti, oltre a non tralasciare altri aspetti rilevanti, quali la pianificazione, l’accertamento delle previsioni meteo, la consultazione dei bollettini neve e valanghe e la valutazione dello scenario e delle proprie competenze”.