VARENNA – Quando parla Carlo Molteni – già sindaco e oggi capogruppo della lista civica per Varenna – i toni sono sempre “alti”, un po’ come quando si usano le maiuscole nelle chat…

Se poi i suoi interventi riguardano la politica, locale, specie in vista delle elezioni in arrivo il prossimo anno, il livello della polemica si eleva (fin troppo) e il redattore deve lavorare di fino per “ammorbidire” le parole dell’irruento amministratore, agente immobiliare nella vita e a tempo perso pure scrittore.

“Qualche anno è passato, penso abbastanza, affinché anche uno sparuto gruppo di sprovveduti possa assimilare le dinamiche amministrative” attacca Molteni nel suo ultimo intervento anti-sistema. “Ora, a distanza di quasi sette anni stiamo raccogliendo i frutti dell’impegno programmatico, della visione e della capacità amministrativa dei nostri eroi. Sinora, a mio parere, si sono laureati a pieni voti in scienza della incapacità, grazie alla loro straordinaria mancanza di pensiero che, se prima poteva essere giustificata come “sono appena arrivati, si devono fare le ossa” ora, questa giustificazione non regge più. La loro incapacità ed inadeguatezza sono sotto gli occhi di tutti; perfino dei loro più accaniti elettori che, in buona o in male fede, si sono fatti prendere bellamente per il naso con promesse ed atteggiamenti che, allo stato dei fatti si sono rivelati un bluff”.

La maggioranza in Comune

“La prima cosa che salta all’occhio – rileva causticamente l’ex primo cittadino –  è come spendono i soldi. Hanno la fortuna di poterne disporre di molti ma non sanno come spenderli per cui ci troviamo con concerti e concertini (da loro sempre criticati quando erano in opposizione), quasi quotidianamente mentre la spazzatura deborda, le ringhiere della piazza Cavalli a Fiumelatte grondano ruggine, le contrade che, nonostante la cooperativa che paghiamo per pulirle, abbia incensato i suoi operai come fossero angeli caritatevoli, fanno pietà. Guardare per credere. Il cimitero in completo stato di abbandono, la piazza San Giorgio ritornata ad essere parcheggio e, guardate voi, c’è solo l’imbarazzo della scelta! Viabilità da incubo, e non diamo colpa alle seconde, terze e quarte case, ma solo al sindaco e ai suoi accoliti che non sanno gestire un problema e si affannano, pietosamente davanti al parcheggio, a regolare il traffico. Pena due volte, e non parlatemi di volontariato al sevizio dei cittadini; qui si parla di assoluta arroganza e supponenza! Patetici! E pensare che hanno quadruplicato l’IRPEF ai varennesi per assumere un vigile!”.

E ancora: “Qualcuno si lamenta che dopo dieci volte che ha cercato di parlare con sua eccellenza il sindaco è ancora in attesa di un appuntamento e, quando lo incontra, lui, cambia strada. Che coraggio, cuor di leone, ma non era Varenna ai varennesi? Ora si scappa dai varennesi che ti chiedono conto della sonora presa per i fondelli che gli hai tirato?”.

Passiamo alla scottante questione dell’asilo. “Quest’anno – sostiene Molteni –  il sindaco, novello Peter Pan, inaugurerà: l’Asilo che non c’è! Grazie a lui e a tutti i suoi consiglieri comunali che vorrei citare solo per riguardo al loro merito quindi: sindaco Manzoni Mauro, vicesindaco Del Nero Gabriella, assessore esterno Balbi Nives, consiglieri Fagioli Simone, Bordoli Eleonora, Butta Marta, Pirelli Francesco e Bianchi Renata complici col sindaco della chiusura dell’asilo e di non aver mosso nemmeno una paglia per poter trovare soluzioni per il proseguimento dell’attività didattica. Ricordateveli bene questi nomi, per la prossima campagna elettorale o magari anche prima, per chiedere loro come mai non hanno fatto nulla? Perché non erano informati o perché non sono interessati all’argomento? Sarebbe bello sentire la voce, in particolare dei nuovi entrati se si trovano così bene in compagnia di chi gli ha nascosto la verità sull’asilo sapendola da due anni prima. Beh, a me essere trattato come un somaro, sinceramente darebbe fastidio, e a voi? E poi scopriamo che danno un contributo straordinario di 6.333 euro per la chiusura”.

C’è poi un passaggio che (evento rarissimo sul nostro quotidiano on line) tendiamo a censurare. Riguarda infatti, a detta di Molteni, legalità trasparenza e correttezza. Qui l’autore dell’intervento si dilunga su un presunto “caso di nepotismo” con un parente stretto di un assessore che “verrà assunto a tempo indeterminato dall’amministrazione di cui un genitore fa parte della giunta”.  Vediamo di risparmiargli una querela, “tagliando” brutalmente le accuse alla maggioranza in carica. Francamente eccesive, anche nei toni.

A seguire, dure considerazioni su Imposta di soggiorno (“Molti turisti, molti soldi, l’equazione funziona. Ma cosa te ne fai dei molti soldi se li investi in concerti e concertini in location discutibili per un concerto quando potresti utilizzarli per esempio un giro in più di raccolta rifiuti almeno d’estate?”, rotonda in viale Polvani (“Quanto avrebbe aiutato oggi a smaltire il traffico?” e per finire l’Ufficio Tecnico – che “non esiste più (qualche ora la settimana)”.

Sufficiente? La lettera di Molteni sarebbe molto più lunga, ma il redattore di Lario News è esausto e chiude qui. Anche perché, utilizzando un luogo comune, di carne al fuoco l’ex presidente della Comunità Montana ne ha messa non per un solo Ferragosto bensì per più e più grigliate…

RedPol

Nota editoriale
Considerati tono e contenuti di questa dichiarazione dell’ex sindaco, il nostro quotidiano è a disposizione per ogni eventuale replica da parte di quanti si sentissero chiamati in causa dalle parole di Molteni.

 

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