“Siamo profondamente delusi dalla risposta in merito all’Interpellanza da noi presentata circa la questione “frana di Fiumelatte”. Le prese in giro portano comunque poco lontano e, malgrado le fumose frasi lette dall’assessore Del Nero condite dalle solite colpe scaricate sull’amministrazione comunale precedente – ormai una tradizione, come la Festa del Lago – e la comunicazione che… dopo un approfondito confronto tra tecnici e amministratori è emerso come (testuale) sia “necessaria l’attivazione di una specifica procedura per la messa in sicurezza dell’intera area coinvolta dall’evento franoso” (ossia, che il muro crollato vada riparato: che scoperta!) è però emerso, tra le pieghe delle varie carte presentate e discusse in Consiglio Comunale, come la spesa presunta per “aggiustare la situazione” a Fiumelatte sia lievitata a quasi 100.000 euro e che per racimolare tale cifra, si siano sottratti soldi – ad esempio – alla voce manutenzione strade. Ed i tempi per far partire un (molto) ipotetico cantiere? Non è dato a sapersi. E intanto, rimaniamo in attesa e… in colonna!

L’interrogazione invece presentata sull’incasso 2017 e 2018 della Imposta di soggiorno ha fatto emergere una gustosa curiosità: deciso lo scorso anno in Consiglio Comunale alla unanimità di raddoppiare le tariffe dell’imposta, la maggioranza è riuscita a superare ogni più pessima previsione: incassati circa 220.000 euro ma non spesi ben 60.000 euro finiti in avanzo di bilancio! Ma allora a che scopo aumentare l’imposta per i turisti?! Già, perché il Sindaco Manzoni, a fronte delle nostre critiche pesanti circa l’avanzo mostruoso di bilancio di ben 1.200.000 euro ha replicato appunto in seduta consiliare, ben convinto e più volte che il buon amministratore è appunto quello che non spende i soldi! Ossia, appunto, che “fa avanzo di bilancio”. E no, caro Sindaco, così non ci siamo proprio: è ora di iniziare a far qualcosa di concreto! Dopo aver effettuato con pronta solerzia la prima opera fondamentale per Varenna, al momento del suo insediamento ben tre anni addietro, ossia la demolizione in piazza San Giorgio del basamento della statua dell’artista Carlo Ramous (pensava forse che rappresentasse qualcuno dell’Amministrazione precedente?) aspettiamo con ansia la seconda: la demolizione dell’ormai mitico “selciatone” ai piedi della Chiesa di San Giorgio, che a suo dire tanto turba i fedeli di Varenna. Saranno opere che lasceranno una memoria imperitura, del suo passaggio sulla poltrona di Sindaco!

In merito invece alle sue velenose allusioni sul piano personale, per cui il nostro Capogruppo avrebbe dettato la linea di abbandonare la maggioranza per suoi “motivi poco nobili” (sue testuali parole), rispediamo al mittente con forza queste velenose illazioni. Il Gruppo Uniti per Varenna è uscito compattamente dalla maggioranza dopo aver constatato in modo palese l’incapacità della sua compagine ad amministrare. Volgarmente: “a far qualcosa di utile” per Varenna. E ben lo abbiamo spiegato in Consiglio Comunale e ai Cittadini, a mezzo stampa. La invitiamo quindi a risparmiarci le sue pseudo omelie e le sottoponiamo – a lei, in quanto estremo paladino dell’etica e del ben amministrare – un semplice quesito che circola ormai da tempo in paese: che ne penserebbe se un qualunque amministratore spostasse fittiziamente la residenza per – magari potrebbe anche legittimamente pensare l’uomo della strada – evitare il versamento invece dovuto dell’IMU?”.

Gruppo Uniti per Varenna

 

Varenna. La replica del sindaco: “Dov’era Ferrara mentre s’avvicinava l’apocalisse?”