ESINO LARIO – Si divide, il mondo della pubblica amministrazione e della politica, sull’uscita invero clamorosa (una palese provocazione) del sindaco di Esino Lario Pietro Pensa, che ha acquistato alcune pagine su quotidiani cartacei annunciando di aver messo “in vendita” il patrimonio comunale per far fronte – dice – alla “mancanza di fondi” dei piccoli borghi come appunto Esino.

LA DICHIARAZIONE DI PENSA, IN VIDEO:

L’uscita di Pensa vanta specifiche ricorrenti sul “valore” di Esino, con un filino di autocompiacimento (“Da quando sono stato eletto nel 2015 – afferma Pensa – Esino è stata una guida e una ispirazione per lo spirito imprenditoriale di migliaia di piccoli Comuni italiani, culminante nell’organizzazione nel 2016 del raduno internazionale di Wikipedia…”).

Fin qui i fatti, con tanto di sito on line “vendesiesino.it” (tra gli “articoli” acquistabili a breve anche il municipio, al prezzo di 200mila euro).

Come detto, diversi i commenti sulla “sparata” esinese, ma prevalentemente critici. Il vicino di casa, Perledo, non gradisce – anche perché anni fa il Comune limitrofo aveva proposto una ‘fusione per incorporazione’, non accettata da Esino.

“Più che slogan – dichiara il presidente della Comunità Montana ed ex sindaco di Perledo Carlo Signorelli – credo serva una riflessione seria sul tema dei piccoli municipi, della salvaguardia delle loro identità e delle inevitabili azioni amministrative”.

Sul tema, questa è tra le reazioni più sobrie. Ben altri i toni da amministratori che prefriscono mantenere l’anonimato:
“Una pagliacciata travestita da provocazione”, “Pensa si fa autopromozione, cercando di cavalcare istanze giuste di tanti Comuni ma senza averne il mandato”, “Piange il morto ma con Wikipedia ha preso soldi e ne spende comprando pagine di giornale”, dichiarano alcuni osservatori dopo l’uscita del sindaco di Esino.

Controcorrente solo un politico del territorio che a sua volta non vuole svelarsi e che parla di “Parole giuste, magari un po’ caricate ma si sa che a Esino si stimano parecchio… Però il tema dello spopolamento e della carenza di fondi è purtroppo vero e va affrontato, magari diversamente”.

Di certo, se il sindaco appartenente a una lunga “dinastia” di primi cittadini di Esino voleva far parlare (del suo paese e di sé), vi è riuscito alla grande. Sulla qualità del messaggio, invece, sono legittimi tutti i dubbi del caso.

LN

 

Esino in vendita. Perledo controprovoca: “Lo compriamo noi…”