LECCO – I satelliti di “Osservazione della Terra” (OE) sviluppati e gestiti da agenzie spaziali e dall’Unione europea costituiscono da oltre 40 anni una fonte inesauribile di dati preziosi nel campo del monitoraggio ambientale ad ampio spettro. Queste informazioni sono un patrimonio molto importante per la scienza ma, al tempo stesso, la quantità sempre crescente di tali dati e la loro eterogeneità rappresenta un limite quando si tratta di trovare un comune denominatore che permetta a tutti gli addetti ai lavori (ricercatori, imprese, enti pubblici e privati) di accedervi con facilità affinché se ne possano sfruttare appieno le potenzialità. Da qui nasce FOSS4G EO Data Challenge, un concorso internazionale…

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