BELLANO – Il mese di maggio è il periodo dell’anno che più di ogni altro abbiniamo alla Madonna. Un tempo in cui si moltiplicano i Rosari, sono frequenti i pellegrinaggi ai santuari, si sente più forte il bisogno di preghiere speciali alla Vergine Maria.

Un bisogno che si avverte con particolare urgenza nel tempo che stiamo vivendo, pregandolo a casa, da soli o insieme ad altri. Oggi i pellegrini di Premana sono tornati al santuario di Lezzeno a Bellano con le messe delle 11 e delle 15 interamente dedicate a loro.

Una lunga tradizione che risale addirittura a prima della guerra, lo scorso anno non è stato possibile mantenerla a causa della pandemia da Covid-19.

“Nel 1962 ho fatto la cresima a Premana, eravamo in 130 ragazzi di 3 classi, a celebrare la funzione c’era il cardinale Montini – ci racconta Rocco Codega – “Quest’anno non ci fermeremo a mangiare, solitamente si portava il pranzo al sacco e si trascorreva il tempo qui nel giardino dopo la messa e prima dei vespri pomeridiani”.

Don Mauro Ghislanzoni, parroco dell’unità pastorale di Premana e Pagnona ha fatto il percorso a piedi da Margno.

“Lungo il tragitto mi sono fermato a fare un saluto a Vendrogno in chiesa a San Lorenzo, oggi ci sarà la messa in ricordo di don Eugenio Vergottini, deceduto da poco. Siamo qui con i ragazzi della prima comunione, sono in 19, a loro e alle famiglie è dedicata la messa delle 11, quella delle 15 sarà per i 23 giovani della Cresima con i relativi parenti. Io celebro la funzione e don Paolo, il rettore, farà la predica” ci spiega il sacerdote.

I. B.