COLICO – “È semplicemente assurda, oltre che irresponsabile, la decisione di sospendere totalmente il servizio di trasporto ferroviario sulla tratta Colico–Tirano per ben 75 giorni, dal 26 giugno al 9 settembre. Si stimano ben 120 corse di autobus sostitutivi al giorno e un numero elevato, di tir per il trasporto merci, che non potrà avvenire su rotaia”.

Lo affermano in una nota i consiglieri della lista civica ‘Più Comunità’ Dario D’Andrea ed Enzo Venini.

“Considerato l’impatto che questo avrà sul trasporto locale, non possiamo che condividere le posizioni già espresse da FILT-CGIL e dal Circolo PD di Colico, in merito alle inevitabili e pesanti ricadute sul traffico, sull’innalzamento del livello di inquinamento atmosferico, sui costi, e sui disagi per i pendolari e per i turisti, tanto più che la Valtellina e l’Alto Lago sono zone ampiamente frequentate nel periodo estivo” proseguono i consiglieri.

Aggiungendo che “La questione è ancora più grave se si considera che i lavori in questione, cioè la sostituzione di binari, sono assolutamente fattibili in alcune ore del giorno a minor traffico e nelle ore notturne. Infatti, ricordiamo che non è la prima volta che questo tipo di manutenzione straordinaria viene svolta sulla nostra linea ferroviaria e che in altre occasioni sono state adottate soluzioni meno invasive: i lavori sono stati concentrati nella fascia notturna, con rallentamenti dei treni nella sola tratta in quel momento interessata dall’intervento; solo in via residuale un utilizzo dei bus sostitutivi circoscritto di volta in volta al solo segmento di linea coinvolto. La praticabilità di queste soluzioni trova conferma nell’intervento di manutenzione straordinaria, iniziato nei primi mesi del 2020 e che si protrarrà fino a metà del 2023, che coinvolge il 30% della linee di Ferrovienord: Saronno-Malnate, Saronno-Como e Bovisa-Saronno. Pur comprendendo la necessità di questi interventi, resta comunque inaccettabile la scelta di effettuare questi lavori, bloccando totalmente il trasporto ferroviario per 2 mesi e mezzo. Va anche evitato che lo scalo ferroviario di Colico venga utilizzato come unica base logistica per i lavori, peggiorando ulteriormente la situazione attuale, già caratterizzata da attività molto rumorose anche nelle ore notturne con evidente disagio per residenti e turisti, spesso senza rispettare le ordinanze comunali”.

“Per questi motivi – conclude ‘Più Comunità’ -, mediante l’invio di una lettera, abbiamo formalmente invitato l’Amministrazione Comunale a farsi parte attiva con RFI, Trenord e gli altri soggetti competenti, per rivedere le scelte fatte e contenere la pesante ricaduta sulla mobilità locale, determinata dal flusso di bus sostituivi e dal maggior traffico, oltre al probabile incremento di inquinamento acustico nelle ore notturne. Infatti un’Amministrazione Comunale non può accettare passivamente disagi così notevoli per i nostri cittadini e per i nostri turisti, senza nemmeno tentare una mediazione per ottenere una modifica del programma e dell’organizzazione dei lavori sulla rete ferroviaria”.