GHIACCIAIO PAG GIORNOESINO LARIO – Si tratta di un grande ghiacciaio perenne che nessuno aveva mai visto prima, nascosto nelle viscere della Grigna settentrionale proprio sotto la verticale della vetta. La sensazionale scoperta è il risultato del campo speleologico “Progetto InGrigna” nelle scorse settimane impegnato nel tradizionale raduno di esplorazione sul versante nord del Moncodeno e oltre la cresta di Piancaformia.

“Siamo entrati nella zona dei ghiaioni sotto il rifugio Brioschi, più o meno a quota 2.150 metri, nella località chiamata Gerone – racconta Andrea Maconi a Federico Magni de de Il Giorno -. Siamo sbalorditi perché in effetti è una scoperta un po’ strana, che non ci aspettavamo. In quella grotta non c’è solo neve compatta, come capita di trovare in altri buchi per effetto delle valanghe, c’è proprio un ghiacciaio. All’interno abbiamo esplorato una sala di 20 metri per 20, sbarrata da un muro di ghiaccio alto 15 metri. Ci siamo addentrati per circa mezzo chilometro e la formazione è abbastanza significativa”.

grignone buco ghiacciaio (ingrigna) 2Una scoperta in controtendenza con un fenomeno analizzato dagli speleologi negli ultimi mesi: “Quest’anno – continua Maconi – in alcune grotte abbiamo notato un calo significativo del livello del ghiaccio, in particolare nell’Abisso delle Spade, che si chiama così proprio per alcune caratteristiche stalattiti di ghiaccio che si trovavano all’interno e che ora non ci sono più. In molte grotte sono sparite queste concrezioni e si è abbassato il livello della neve”.

In quest’ultima grotta invece, il cui ingresso si trova nella zona della Madonnina sopra il rifugio Bogani, gli speleologi sono scesi fino a -680 metri e si sono fermati in prossimità di un grosso pozzo profondo 80 metri nel quale hanno notato il confluire di tre cascate. Altre tappe sono state fatte nella celebre grotta Viva le donne e soprattutto è stata scoperta una grotta ritenuta molto interessante sulla parete del Sasso Carbonari.

grignone buco ghiacciaio (ingrigna) ossa rapaceProseguendo lungo la ferrata i partecipanti al campo speleologico sono entrati anche in un grosso anfratto rinvenendo le ossa di un grosso rapace, di che animale si tratti e quando sia morto è ancora da capire. Ma chissà quali altri segreti ancora nasconde il grande teatro naturale delle Grigne.

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