VARENNA – Per trent’anni, dal 1977 al 2007,  don Lauro Consonni è stato il parroco di Varenna, prima del trasferimento a Laorca alla pastorale Beato Giovanni Mazzucconi e beato Luigi Monza e nel 2017 in una parrocchia della provincia di Milano. Scomparso martedì sera all’età di 83 anni, è stato ricordato anche dal comune di Varenna con una lettera che ne ha sottolineato lo spessore umano e religioso, ma anche il contributo alla vita culturale del paese.

“Il Sindaco, a nome dell’Amministrazione Comunale ed in rappresentanza di tutti i cittadini varennesi, esprime i più sinceri sentimenti di vicinanza in primo luogo verso i familiari di don Lauro e poi alle comunità cristiane che ha servito nel corso degli anni del suo lungo ministero presbiterale.

Il ricordo di don Lauro a Varenna è vivo, soprattutto per tre caratteristiche del suo essere stato pastore. In primo luogo è stato un servitore della Parola: con passione, competenza e fedeltà ha saputo penetrare il mistero della Sacra Scrittura, traendo da essa, come da un tesoro nascosto, “cose nuove e cose antiche”, che hanno dato sapore al vivere umano e cristiano della comunità varennese.

In secondo luogo è stato un compagno di cammino: 30 anni di vita sacerdotale in uno stesso luogo lasciano un segno indelebile; ha camminato, ha gioito, ha sofferto con noi e non si è risparmiato in quella che è l’opera più eloquente che un sacerdote possa compiere, cioè quella di essere un dispensatore dei Sacramenti che accompagnano i credenti in ogni momento della loro vita; in terzo luogo, ha lasciato un segno nella vita culturale varennese, in particolare con le sue ricerche e le conseguenti pubblicazioni derivanti dall’archivio parrocchiale, indice di quello studio appassionato e attento della storia che ha contraddistinto ed infarcito anche la sua predicazione.

Lo ricordiamo così: sapiente, generoso, amante del bello, innamorato di Varenna e del nostro lago. Personalmente in lui ho trovato il prete che mi ha iniziato alla fede cristiana, l’ascoltatore attento, il maestro severo, un uomo che ti faceva sempre sentire libero. Spero che don Lauro possa finalmente incontrare quell’abbraccio di Cristo in cui ha fermamente creduto e sperato. Noi lo accompagniamo in questo ultimo “passaggio”come amici e fratelli dicendo il nostro ‘grazie’ per averlo incontrato”.