COLICO – È stato presentato, in data 8 aprile 2022, dalla Giunta Comunale del sindaco Monica Gilardi, il progetto della passerella ciclabile per l’attraversamento del fiume Adda. Come PD di Colico comprendiamo l’utilità di un intervento per attraversare il fiume Adda con la ciclopedonale ma non concordiamo con la scelta fatta dall’Amministrazione Comunale per realizzare l’opera stessa. Il progetto ha un impatto visivo importante ed imponente che irrompe su uno scorcio naturale meraviglioso compromettendo il valore paesaggistico dei luoghi. Ricordiamo inoltre che, a pochi passi dalla prevista passerella, è presente un’area protetta che ospita numerose specie di volatili che, considerata la scelta di realizzare un’opera architettonica che si sviluppa in altezza, potrebbero trovare difficoltà nei loro spostamenti con possibilità di impattare sulla struttura.

Tali scelte, come per altro dichiarato in Consiglio Comunale dal vicesindaco Ielardi, hanno trovato parere negativo da parte di alcune associazioni ambientaliste ma nonostante ciò, come dichiarato sempre dallo stesso Ielardi, i lavori comunque proseguiranno.

Riteniamo inoltre che, oltre ai problemi paesaggistici e ambientali, la collocazione del ponte come prevista, non consentirebbe un adeguato collegamento con le altre ciclabili presenti sui comuni al di là dell’Adda.

L’alternativa di sarebbe: realizzare la passerella così come già stato fatto al ponte del passo per l’attraversamento del Mera. L’impatto visivo sarebbe praticamente nullo, non ci sarebbero problemi per gli aspetti migratori e, paesaggisticamente, si otterrebbe un risultato compatibile con le peculiarità dei luoghi; i costi sarebbero senz’altro minori e l’attraversamento, posto in aderenza alla ferrovia Colico-Chiavenna, consentirebbe di collegare, con un peduncolo, la passerella sul fiume Adda con il vecchio passaggio a livello dismesso; in tal modo si creerebbe il collegamento con le ciclabili poste sulla sponda orientale del lago e verso la Valchiavenna, ciò senza interferire sul territorio della riserva Naturale.

Ci domandiamo, dunque, se siano state esaminate altre scelte progettuali o se ci si è accontentati della soluzione proposta per logiche “campanilistiche”: per mantenere l’opera nel Comune di Colico e soddisfare la smania di “tagliatori di nastro” presenti nella Giunta colichese . La soluzione alternativa darebbe forse meno visibilità all’attuale Giunta, ma sicuramente salvaguarderebbe il territorio, la fauna ed il panorama che sono patrimonio di tutti, oltre che offrire un migliore e completo servizio anche ai cittadini di Colico e ai nostri turisti.

Sottolineiamo infine che quest’opera, con le criticità sopra descritte, prevede un utilizzo di denaro pubblico, derivante dalle tasse dei cittadini, che va dai 2 ai 3 milioni di euro.

Partito Democratico, Circolo di Colico