ROMA – Da lunedì 26 aprile la Lombardia passa in zona gialla e il nuovo Decreto del Governo Draghi – in vigore dalla stessa data – concede ulteriori aperture rispetto a quanto previsto nei mesi scorsi.

“È ufficiale, da lunedì la Lombardia è in fascia gialla”. Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Me lo ha appena comunicato il ministro della Salute Roberto Speranza. Conferma che aspettavamo visto che i dati, grazie all’impegno di tutti, sono in miglioramento da giorni. Sono convinto – ha concluso Fontana – che sapremo non disperdere questa opportunità”.

Principali novità sono il rientro a scuola per la maggior parte degli alunni anche degli istituti superiori, e la possibilità di bar e ristoranti di rimanere aperti negli orari serali – senza sforare però il coprifuoco, invariato alle 22. Vengono annunciate le tempistiche per ulteriori riaperture e soprattutto entra in gioco il ‘green pass’, ovvero un certificato che consente di muoversi tra le Regioni a chi sia stato vaccinato o abbia effettuato un test rapido.

Ecco in sintesi cosa dice il Decreto:

SCUOLA E UNIVERSITÀ

  • Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%.
  • Università: dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.

RISTORAZIONE (Ristoranti, pub, bar)

  • Dal 26 aprile in zona gialla riaprono i ristoranti anche a cena, purché all’aperto

SPETTACOLI

  • Dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto.
  • In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

MANIFESTAZIONI SPORTIVE

  • Dal 1° giugno in zona gialla sono aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico. La capienza consentita è del 25% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso. Per eventi di particolare rilevanza e tenuto conto delle caratteristiche dei siti è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori
  • È possibile inoltre, anche prima del 1° giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza

PISCINE, PALESTRE E SPORT DI SQUADRA

  • Dal 26 aprile in zona gialla è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto
  • Dal 15 maggio riaprono in zona gialla le piscine all’aperto
  • Dal 1° giugno in zona gialla riaprono le palestre

FIERE E CONGRESSI

  • Dal 15 giugno in zona gialla riaprono le fiere
  • Dal 1° luglio via libera a convegni e congressi

CENTRI TERMALI, PARCHI TEMATICI E DI DIVERTIMENTO

  • Dal 1°luglio in zona gialla sono consentite le attività nei centri termali e possono riaprire i parchi tematici e di divertimento

COPRIFUOCO

  • Resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5

COME OTTENERE IL ‘GREEN PASS’

Per ottenere la certificazione verde è necessario avere uno di questi requisiti:

  • aver completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto) essersi ammalato di covid ed essere guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione)
  • aver effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test).
  • Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.

Fonte Agenzia Dire