PERLEDO – “Attendiamo il responso dell’autopsia, prima della celebrazione del funerale e la cremazione”.

Così la famiglia di Alberto Ongania, il cuoco 53enne di Perledo ritrovato senza vita in un dirupo ieri, dopo oltre tre settimane nelle quali si erano perse le sue tracce.

Nel frattempo si fanno le prime ipotesi, tra quella di un malore alla poco probabile caduta accidentale: il corpo senza vita è stato individuato dal Soccorso Alpino circa 30 metri sotto il tracciato della strada tra Perledo e Esino, a un centinaio di metri di distanza dal belvedere in località Bologna.

Di certo, come riferito subito da Lario News ieri, accanto al cadavere è stato rinvenuto il cellulare di Ongania; la famiglia resta convinta che l’analisi immediata dei tabulati telefonici – negata (per legge) dalle istituzioni, avrebbe aiutato la sua localizzazione con forte anticipo rispetto a quanto accaduto.

RedCro


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