ABBADIA LARIANA – “E’ arrivato il momento in cui non è più possibile stare a guardare: quando la famiglia viene minacciata, quando il matrimonio è attaccato nella sua sostanza, quando i bambini diventano oggetto di diritto, quando l’essenza stessa dell’essere umano è violata nella sua natura di uomini e di donne, occorre fare qualcosa”.

Don Vittorio Bianchi, parroco di Abbadia

Don Vittorio Bianchi, parroco di Abbadia

Anche Don Vittorio Bianchi, parroco di San Lorenzo, accoglie l’invito del segretario generale della CEI, Monsignor Nunzio Galantino, a difendere i diritti e i doveri della famiglia tradizionale. “Un invito al dialogo perché non serve il muro contro muro, occorrono ragioni condivise e non colpi di scena o colpi di maglio, ci dice mons. Galantino. Non si può sacrificare tutto al Pil o al patto di stabilità. Ci sono delle priorità e la formazione è una di queste”.

Urgente, per mons. Galantino, è rimettere  al centro del dibattito i ragazzi. “Il monsignore sente parlare di tante cose, di presidi e di altro, ma degli studenti quanti stanno parlando? Se si continuano a fare aule di trenta ragazzi, qualsiasi sforzo di riforma sarà inutile. Galantino riconosce che ora si sente parlare anche di investimenti da parte del governo e questo è un passo in avanti. E in ogni caso lo sforzo per fare uscire la scuola dal pantano c’è. Ora però occorre dialogo, necessario sulle riforme, soprattutto le più importanti e nodali. Il segretario della CEI invita infine i cattolici a essere protagonisti nelle scelte cruciali del Paese, perché non possiamo essere ostaggi di coloro che non vogliono nessuna riforma, ma neanche essere consenzienti su riforme che non vanno nella direzione giusta. Dobbiamo avere sempre la forza di dire quello che secondo noi è giusto”.

E a proposito di giusto… “E’ successo a Pavia, dove si è approvata la delibera che istituisce il registro anagrafico delle unioni di fatto. E’ un errore lasciar passare sotto silenzio queste notizie e soprattutto pensare che questi strumenti diano concretamente diritti. Domenica 24 maggio le Sentinelle in Piedi, che sono passate anche da Lecco,saranno in Piazza Duomo ritti, silenti e fermi, veglieranno per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna”.

C. D.