LARIO ORIENTALE – Se lunedì 15 giugno, giorno di apertura della tradizionale pesca all’agone abbiamo assistito a un ricco bottino di pesci da parte dei pescatori, già martedì la quantità di pescato portata a riva era notevolmente dimezzata.

Secondo i pescatori (da riva di Gittana a Dervio) la causa è da attribuire alle correnti di aria fredda che hanno sferzato le acque del Lario.

I temporali della notte scorsa e di questa mattina hanno provocato un innalzamento del livello del lago che potrebbe compromettere la cattura dei pesci nei prossimi giorni, mentre l’attività (storicamente “distanziata”) non risente delle limitazioni imposte dall’epidemia di Coronavirus.

I. B.

 

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