BELLAGIO – “La mia Bellagio”, il sondaggio voluto dall’assessorato e dalla commissione al Turismo, ha dato il suo verdetto. Un verdetto che dice che i visitatori della “Perla del Lario” sono sempre più stranieri e anziani. Il questionario è stato sottoposto ai tanti turisti che hanno trascorso del tempo a Bellagio, se poche ore o più giorni non importa. L’obiettivo era di stilare i pro e i contro di una vacanza nel paese. L’analisi dei dati raccolti è stata poi affidata all’Università di Cassino, nel Lazio, e ai professori Federica Moina e Giuseppe Muti.

“Lo studio è costato circa mille euro, reperiti da un pool di alberghi e ristoranti che, attraverso l’associazione Promobellagio, si sono autotassati integrando la quota annuale”, spiegano dal comune. Oltre a tracciare la carta d’identità del turista tipo, il sondaggio chiedeva di esprimersi sull’accoglienza e i servizi del paese. La fotografia del «vacanziero» di lago è precisa.

L’età media registrata è fra i 50 e 70 anni, impiegato o pensionato, spesso laureato, l’amante della Perla del Lario arriva dall’UK (26%), dall’Italia (17%), dagli USA (14%) e dall’Australia (8,6%), ma anche in piccole percentuali dalla Siria e dal Bahrein. Londra, Sydney e Melbourne fra le città più rappresentate, a testimonianza che il 54,5% del turismo a Bellagio è anglofono. La maggior parte dei visitatori è arrivata dal centro lago (26%), da Como (11,6%) o da Milano (8,9%) per un’escursione di un solo giorno nel 47% dei casi, o per alcune notti nel 26% delle schede. In 1479 su 2108 erano alla prima volta a Bellagio e ci sono arrivati per il passaparola (33%) o per la grande fama (29%). Visita alle ville, alla Punta Spartivento, alle piccole frazioni del paese, poi gite in barca, bici, ma anche canoa oltre alla più classica delle attività: la passeggiata con stop enogastronomico. Per questo il 72% degli intervistati si muove senza guida cartacea e il 52% va a zonzo senza mappa, lasciandosi piuttosto ispirare dall’istinto e dai consigli in loco. A meno che non si parli di internet: poco meno del 20% conosce e ha consultato il sito e il 12,7% ha navigato su.

In pochi però conoscono gli eventi e gli altri must dell’estate bellagina: solo l’11% sa del Bellagio festival, il 6,5% conosce il Museo della navigazione e poco più del 4% la Torre delle Arti. Bellagio viene descritta come tranquilla nel 56% dei casi ma per il 28,3% è costosa. Ed ecco le note dolenti: pochi parcheggi, troppo traffico nel borgo e sistema wi fi gratis che non funziona, più qualche difficoltà con le informazioni sul sistema della navigazione, i negozi chiusi la sera ed ecco che il sondaggio passa ora nelle mani del Comune per provare a far splendere la perla ancora di più.

 

Fonte: Il Giorno