COLICO – Nel Consiglio Comunale di ieri, giovedì 30 luglio, con 6 voti favorevoli di Grega, Fomasi, Ongaro, Avella, Marchetti e Bettiga e 4 contrari di De Poi, Ruffoni, Venini, Sgheiz, l’Amministrazione comunale ha varato per quest’anno una manovra di bilancio che prevede un aumento dell’addizionale Irpef di 339.300 euro, contro i 332.010 euro incassati nel 2014.

“In sostanza, si tratta di una manovra che incrementa le entrate Irpef del 100% – è il commento del Partito Democratico -. L’aumento di questa imposta comunale, prelevata direttamente alla fonte del reddito di lavoro o dalla pensione, è modulato in modo progressivo in base a scaglioni di reddito così ripartiti:

irpef colico

L’aliquota minima passa da 0,30% a 0,55% , tutti i cittadini saranno dunque interessati da un aumento di imposta, non sono previste detrazioni o esenzioni – prosegue il PD -. Questo aumento di tasse arriva dopo gli aumenti del 2014 relativi all’Imu sulle seconde case e dopo l’introduzione della Tasi, imposta sulla 1° casa, con un’aliquota massima del 2,50%. Pur nella consapevolezza del momento difficile in cui si trovano i Comuni – anche se in diversi interventi, come nell’Edilizia Scolastica, la mano del Governo con mutui a totale carico dello Stato è stata fondamentale e non graveranno pertanto su molti bilanci -, crediamo che una revisione della spesa fosse d’obbligo, così come coinvolgere maggiormente i membri del Consiglio e soprattutto il gruppo di lavoro Bilancio e Tributi, il cui ultimo verbale risale a marzo 2013″.

“Inoltre, non possiamo non pretendere dal sindaco un impegno nell’annullare, nei fatti, le delibera n.109 del 18/07/2011 con cui ha cancellato la riduzione volontaria degli stipendi portata avanti dai sindaci delle precedenti amministrazioni – è la conclusione -. Pur nell’assoluta legittimità dell’atto, crediamo che in tempo di crisi economica, e soprattutto a due mesi delle elezioni, non avrebbe dovuto essere una priorità. In piccoli comuni come i nostri, sono segnali importanti che non devono essere trascurati soprattutto quando, come oggi, si chiede un sacrificio ai cittadini. La buona politica parte dal basso”.