LIERNA – “Negli ultimi consigli comunali del 24 e 30 aprile sono stati dibattuti temi importanti. Ci dispiace vedere che la partecipazione ai Consigli da parte della cittadinanza è piuttosto limitata, forse anche a causa di quel comune senso d’impotenza che ci coglie di fronte alle dinamiche odierne della politica. Noi del gruppo di minoranza di Vivere Lierna però siamo testardi (per usare un eufemismo…) e crediamo che sia nostro dovere, nel nostro piccolo, smantellare questo generale senso di sfiducia nelle istituzioni.

Per tale motivo abbiamo sempre tentato di coinvolgere i cittadini partendo da una maggior trasparenza sulle vicende che riguardano il Comune. Nella nostra “missione” ci sentivamo anche confortati da un impianto legislativo che pare, almeno sulla carta, essere sempre più orientato verso obiettivi di trasparenza con i cittadini.

Da queste considerazioni ha preso le mosse la nostra mozione sulla pubblicazione sul sito del Comune dei redditi del Sindaco e dei Consiglieri. La mozione purtroppo è stata respinta dalla maggioranza nella seduta consiliare del 24 aprile con la motivazione che non è obbligatorio per legge… questo già lo sapevamo, se fosse stato obbligatorio per legge non avremmo dovuto fare una mozione! Incassata anche questa, passiamo oltre…

Dopo aver costatato che nel consiglio del 24 vi erano alcune difficoltà con il sistema di registrazione audio predisposto all’interno della sala consiliare, abbiamo ritenuto di poter procedere alla registrazione audio/video della seduta consiliare del 30, non risultandoci leggi o norme che ne vietassero la ripresa e considerando comunque la pubblicità delle sedute consiliari. Di nuovo scarso successo, l’infida telecamera è stata messa prontamente al bando dal Sindaco. È vietata qualsiasi ripresa se non quella effettuata dall’impianto del Comune, talvolta non funzionante e talaltra autocancellante.

Prendiamo atto di questa “ordinanza” verbale del Sindaco e rimaniamo in attesa di accertamenti su presunti (dispotici) regolamenti che vietino la registrazione. Nel frattempo auspichiamo che questa decisione del Sindaco venga revocata come è accaduto nel consiglio del 30 aprile per l’ordinanza di rimuovere l’amianto!”

Lettera firmata da Simona Gazzinelli