MANDELLO DEL LARIO – Alla Carcano serve una riorganizzazione, non è più rimandabile. Questo è quanto emerso dall’incontro tra i vertici dell’azienda mandellese con i sindacati e le assemblee dei lavoratori, indette per fare il punto sugli esuberi – solo a Mandello sarebbero un centinaio – e definire un programma di riassetto per riacquistare competitività sul mercato. Esuberi che, in buona parte, potrebbero dipendere dall’affidamento di diversi servizi, con alcuni reparti aziendali, tra cui la logistica, a imprese esterne. In questo caso, circa la metà dei dipendenti resterebbe senza un posto di lavoro – a fronte, ovviamente, di una proposta di prepensionamento o mobilità volontaria -, mentre l’altra metà sarebbe assorbita dalle ditte esterne, con le quali l’azienda sta accordando garanzie e trattamenti. Una situazione non facile, dunque, per dirigenti e lavoratori dei due stabilimenti, quello di Mandello e quello di Delebio, strettamente collegati tra loro e fortemente penalizzati dalla crisi economica. Tuttavia, secondo alcune voci di paese, la Carcano sarebbe in trattativa per aprire un nuovo stabilimento nel Lecchese.
Giuseppe Combi