DERVIO – Domenica 12 luglio, in occasione del 27° raduno degli Alpini dei gruppi di Introzzo, Sueglio, Tremenico e Vestreno, si terrà la cerimonia di inaugurazione dei lavori di ripristino dei cedimenti della galleria lungo la linea Cadorna e di consolidamento della sovrastante chiesetta di San Sfirio – Monte Legnoncino.

I lavori, finanziati con un contributo di Regione Lombardia –  legge 25 –  e il cofinanziamento del comune di Introzzo, Sueglio e Unione dei Comuni della Valvarrone, sono stati finalizzati al consolidamento della chiesetta, nelle cui immediate adiacenze si erano formate preoccupanti voragini, dovute al crollo delle volte delle sottostanti gallerie della Grande guerra Frontiera Nord. Vista la precarietà delle formazioni rocciose, la progettazione ha richiesto uno studio molto approfondito e i lavori stessi sono stati molto complessi, eseguiti in condizioni meteo non proprio ideali, vista l’esposizione e la quota (1700 mt). A causa di nuovi e importanti crolli causati dalle abbondanti nevicate e piogge dello scorso anno,  non è stato possibile recuperare l’intero complesso, ma comunque una buona parte è stata messa in sicurezza e resa accessibile ai visitatori.

Dervio panorama dal mpnte legnoncinoI nuovi inserti in acciaio si distaccano nettamente dalle vecchie strutture. La galleria bypassa interamente la cima della montagna e conduce all’osservatorio, da cui si possono ammirare scorci panoramici unici sul lago, sulla Valtellina e sulla Valchiavenna. Il Legnoncino e la sua chiesetta, già meta di moltissimi escursionisti, si arricchiscono di un ulteriore elemento di interesse storico-culturale. Il progetto, in capo all’Unione dei Comuni, è stato redatto dallo Studio Protea di Dervio e seguito passo passo dal geologo Cristian Adamoli e dall’Ingegner Claudia Anselmini, mentre i lavori sono stati realizzati dalla Geomont srl di Lecco e dall’Impresa R.M. di Raffaele Memeo di Vestreno che ha curato la parte edile, tutti con professionalità, impegno e rispetto delle tempistiche.

Il lavoro tecnicamente ha previsto “l’impacchettamento” dell’ammasso roccioso, tramite l’inserimento di barre d’acciaio e di iniezioni di calcestruzzo, e la posa, all’interno della galleria, di centine sagomate. Esternamente, oltre al portale esterno all’ingresso della galleria, i lavori hanno visto il ripristino di alcuni camminamenti e dell’area antistante la chiesetta e la ripulitura della vegetazione.

Si ringraziano tutti coloro che, a vario titolo, hanno permesso di restituire alla Valvarrone un simbolo non solo religioso, ma di speranza e di rilancio .