SORICO – I Carabinieri di Menaggio hanno arrestato all’alba di oggi un 43enne di Sorico, Pietro Sandrini, accusato dell’omicidio del fratello di 50 anni Arno , disabile psichiatrico in precarie condizioni di salute rinvenuto senza vita nell’abitazione in Alto Lario il 1° marzo scorso. L’operazione è stata condotta su indicazione del Gip del tribunale di Como, al termine di lunghe indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Antonio Nalesso e condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Menaggio.

Date le sue condizioni di salute, inizialmente non era stata valutata l’ipotesi di omicidio del Sandrini (il corpo non mostrava lesioni esterne che potessero evidenziare un decesso per cause violente). Ma le investigazioni successive hanno permesso di raccogliere indizi di colpevolezza nei confronti del fratello – che abita nello stesso edificio della vittima.

Il fatto sarebbe avvenuto per un raptus di rabbia a causa di una bolletta non pagata. Il 43enne avrebbe prima percosso il fratello, qundi ferito con una lama a una gamba – lasciandolo in agonia per l’emorragia causata dal profondo taglio all’arto inferiore.

Pietro Sandrini è stato arrestato questa mattina a Novate Mezzola, a casa di un amico. Non avrebbe opposto resistenza e non ha fatto dichiarazioni. Al termine delle formalità di rito, è stato condotto al carcere comasco del ‘Bassone’, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Particolare ulteriormente inquietante di questa vicenda, l’altro fratello di Arno e Pietro Sandrini, il falegname 40enne Alfredo (nella foto a sinistra), venne ucciso con due colpi di pistola in un agguato avvenuto nel 2014 lungo la ciclabile a Gera Lario. A sparargli era stato un 38enne che rivendicava il mancato pagamento di una partita di droga.