PERLEDO – Ha suscitato un autentico vespaio l’articolo apparso oggi su Lario News nel quale la famiglia Ongania – confermando la prosecuzione del suo impegno nelle ricerche di Alberto Ongania, scomparso da due settimane – accusava non tanto velatamente per bocca del fratello Renato un paio di associazioni locali.

Ecco allora le immediate risposte delle penne nere di Perledo e del Deportivo de Perlèe, chiamati entrambi in causa e accomunati nell’esprimere vicinanza alla famiglia Ongania:

Alpini sezione Perledo
Precisiamo che il Gruppo Alpini Perledo si è limitato esclusivamente a fornire il materiale all’ente organizzatore dell’evento A.S.D. Deportivo de Perleè. In piazza vi erano appartenenti al Gruppo Alpini di Perledo a titolo personale. Nessuna richiesta di aiuto alle ricerche di Alberto è pervenuta al Gruppo.
Il gruppo Alpini è vicino alla famiglia Ongania, come tutta la comunità Perledese“.
Il Presidente Osvaldo Cesana

A.S.D. Deportivo de Perlèe
“In risposta a quanto apparso sulla pagina in oggetto precisiamo che il prosieguo della manifestazione non è stato un segno di mancanza di rispetto ad Alberto e alla sua famiglia a cui siamo vicini.
L’evento non ha distratto forze e uomini o denari che potevano essere destinati alla ricerca. Purtroppo l’evento era stato programmato fin da inizio agosto coinvolgendo persone ed enti estranei a Perledo. I suddetti terzi hanno un’agenda programmata impossibile da variare e posticipare.
Inoltre A.S.D. Deportivo de Perlèe si è esposto economicamente per migliaia di euro per la programmazione
dell’evento la cui cancellazione avrebbe creato un danno tale da rendere impossibile il proseguo delle attività dell’associazione che vive esclusivamente di volontariato e donazione e incassi dei pochi eventi svolti che vengono riutilizzati per lo sviluppo di manifestazione per promuovere Perledo.
Da aggiungere che cancellando l’evento sarebbe stato fatto un torto alla famiglia Ferrè che ha dedicato anche tempo e denari allo sviluppo della Falesia.
Credo che l’associazione e i suoi consiglieri non abbiamo recato, come già detto, un danno od ostacolato le ricerche di Alberto ne tanto meno mancato di rispetto alla famiglia e non è valsa la frase “THE SHOW MUST GO ON” ma non vi erano le condizioni e il tempo per annullarla.
Rimaniamo vicini a Luigina, Luciano, Alessandro e Renato sperando in un esito positivo della vicenda”.
Il presidente Marco Greppi

 

L’ARTICOLO DI OGGI ALL’ORIGINE DELLE DUE REPLICHE:

Ongania. C’è chi dice no: i parenti proseguono le ricerche: l’appello