LECCO – Si è conclusa questa mattina la vicenda giudiziaria dell’architetto Flavio Cattaneo, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Varenna, incorso nell’accusa di abuso d’ufficio, per il quale è stato però assolto dal collegio giudicante presieduto da Enrico Manzi e dai giudici a latere Salvatore Catalano e Nora Lisa Passoni.

I fatti risalgono all’aprile del 2008 quando a seguito di un sopralluogo nella proprietà di Maurizio Belloni, sono stati constatati dei lavori edilizi non autorizzati ed è stata quindi emessa un’ordinanza che disponeva l’interruzione dei lavori e la demolizione delle opere già compiute, nella fattispecie della piscina.

“Trascorsi i 90 giorni previsti dalla legge non solo i lavori sono proseguiti – argomenta il Pm Paolo Del Grosso – ma l’imputato, una volta presa coscienza che i lavori erano terminati ha deciso di sospendere la pratica”. Sempre secondo la procura il mutato atteggiamento del responsabile comunale è da attribuire all’intervento dell’allora sindaco Carlo Molteni che “per evitare pendenze ha chiesto al titolare dei lavori di presentare una sanatoria che poi ‘loro’ avrebbero fatto approvare”. Così è stato: Belloni, che tutt’oggi mantiene la propria piscina, seguì il consiglio del primo cittadino e presentò una Dia in sanatoria, ricevendo in risposta da parte di Cattaneo una presa d’atto.

Ma l’efficace difesa dell’avvocato Vito Zotti ha dimostrato che la condotta posta in essere dall’imputato non costituisce reato e Cattaneo è stato così assolto perché il fatto non sussiste.

Manuela Valsecchi

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