CALOLZIOCORTE – Achille è nato il 1 marzo del 2022 circondato dall’amore di mamma Sara (bellanese) e papà Simone. Ma ben presto purtroppo al piccolo viene diagnosticata una malformazione alla retina in entrambi gli occhi che lo rende completamente cieco.

Una successiva diagnosi è impietosa: il bambino ha la malattia di Norrie. Si tratta di una patologia genetica ultra rara che colpisce inizialmente solo gli occhi, ma spesso porta a ulteriori complicanze. E le principali sono: perdita dell’udito nel corso dell’infanzia (a partire dai cinque anni di età), fino a completa sordità; importanti difficoltà nello sviluppo cognitivo; autismo.

Una speranza però c’è. Ed è lo statunitense Antonio Capone, uno dei migliori chirurghi vitreo-retinici pediatrici del mondo, nonché l’unico con esperienza significativa di bambini con la malattia di Norrie. Secondo il dottore, con una serie di interventi e con una probabilità di riuscita non trascurabile del 50% circa, Achille potrebbe recuperare la percezione della luce su almeno uno dei due occhi. Questi interventi chirurgici verrebbero effettuati a Detroit, in Michigan. Ma hanno costi molto elevati (centinaia di migliaia di euro) che purtroppo sono totalmente a carico del paziente.

Per questo Sara e Simone hanno lanciato una campagna di raccolta fondi su Gofundme: “Una speranza per Achille”. Raccolta che dopo poche ore ha già raggiunto donazioni considerevoli. “Siamo molto grati per l’enorme generosità e per l’affetto che tutti in queste poche ore ci stanno dimostrando – ha detto Sara, nativa di Bellano che ora vive a Calolziocorte col marito Simone, contattata dalla redazione di Larionews – Io e mio marito non ci aspettavamo così tanta bontà. Ci stanno aiutando veramente tutti, anche solo con una semplice condivisione social. Questo è molto importante”.

Ma c’è qualcosa in più che si potrebbe fare? “È ancora presto per poterlo dire – ha risposto Sara – Sappiamo da meno di una settimana che Achille dovrà affrontare questa operazione negli Stati Uniti. E grazie all’intervento potrebbe recuperare la percezione della luce, che sarebbe oro. Noi ci stiamo muovendo come possiamo per avere il sostegno di tutti. Grazie mille davvero a chiunque potrà fare qualcosa”.

Federico Sala