ABBADIA LARIANA – “Non è più la madre di Sara”. La corte d’appello ha confermato il no alla potestà genitoriale per Aicha Coulibaly, la donna ivoriana residente ad Abbadia che il 25 ottobre del 2013 uccise con una forbiciata il figlio più grande, Nicolò, che all’epoca aveva tre anni.

Aicha, originaria della Costa d’Avorio, oggi ha 29 anni e da ormai quattro non vede più la figlia Sara (oggi 5 anni). I giudici della corte d’appello di Milano hanno confermato la decadenza della potestà genitoriale, anche se non si tratta di una decisione definitiva, come ha spiegato il legale della donna, Sonia Bova. La speranza è anche quella che Aicha abbandoni nel 2018 quello che era l’Ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, poi trasformato in Rems, una residenza sanitaria per curare coloro che hanno commesso crimini orribili ma non possono essere giudicati colpevoli perché incapaci di intendere e di volere.

La donna è stata condannata a 10 anni d’internamento nell’ex Opg mantovano, perché considerata socialmente pericolosa. Ma anche in questo caso non si tratta di una decisione definitiva. Ora è seguita da psichiatri, psicologi e assistenti sociali nel percorso di riabilitazione. L’obiettivo è che possa ottenere i domiciliari in una comunità, proprio in vista di un futuro riavvicinamento con la figlia di cui vuole tornare a essere mamma.